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Biennale Venezia - inaugurato il padiglione dell'Oman alla presenza delle massime autorità


Letizia Leonardi (Assadakah Roma News) - Parte oggi la cinquantanovesima edizione della Biennale Internazionale d'Arte di Venezia e l'Oman, per la prima volta, ha inaugurato ieri il suo padiglione.

A tagliare il nastro del padiglione nazionale del Sultanato è stato il Principe ereditario Theyazin bin Haytham Āl Saʿīd, Ministro della Cultura, dello Sport e della Gioventù.

La cultura e l'arte omanita approda in pompa magna in Italia in uno dei festival internazionali d'arte più noti e prestigiosi del mondo. Gli artisti del Sultanato dimostreranno la loro creatività, il loro estro artistico e promuoveranno i legami tra il popolo dell'Oman e i popoli di tutto il mondo.

Sua Altezza ha dichiarato che questa partecipazione rientra nel più ampio progetto culturale dell'Oman, che sarà portato avanti fino al 2040 e che ha tra i suoi obiettivi la promozione culturale dell'Oman e rendere la sua diversità un'interfaccia per la creatività che rifletta il volto civile del Sultanato dell'Oman come sistema culturale integrato, fonte di arte e aperto ad altre culture. Il Principe ereditario ha anche ringraziato tutti gli artisti dell'Oman e in particolare quelli che sono stati selezionati a partecipare a questa Biennale, augurandogli grande successo. La presenza di questi artisti è stata possibile grazie all'attività svolta dal gruppo di lavoro del Sultanato dell'Oman e dal gruppo creato dal Ministero della Cultura, Sport e Gioventù. Anche per questi Theyazin bin Haytham Āl Saʿīd ha avuto parole di elogio.

Durante la cerimonia di apertura, Il padiglione nazionale del Sultanato dell'Oman alla 59ma Biennale Internazionale d'Arte di Venezia esporrà i propri artisti da oggi e fino al 27 novembre.

Il Sottosegretario al Ministero della Cultura, Sport e Gioventù Sayyid Saeed bin Sultan Al Busaidi e Commissario Generale del Padiglione del Sultanato dell'Oman alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, ha preso anche lui la parola durante la cerimonia di apertura ribadendo l'intenzione del Sultanato di portare avanti una strategia in campo culturale per far conoscere l'arte omanita nel mondo nella consapevolezza della sua importanza per ogni popolo e come parte integrante dell'entità di qualsiasi civiltà e orgoglio nazionale. Questa prima partecipazione del Sultanato a questo prestigioso evento mira a promuovere il dialogo culturale e lo scambio di esperienze con tutti i Paesi partecipanti.

Sicuramente questa presenza dell'Oman a Venezia porterà ad un rafforzamento della comunicazione culturale, del dialogo con i Paesi del mondo e ad un interessante scambio di esperienze a livello interno ed esterno nel campo culturale.

Alla Biennale Internazionale d'Arte si potranno ammirare tre generazioni di artisti omaniti che hanno lasciato un'impronta nell'arte contemporanea.

Sua Eccellenza ha anche ringraziato le aziende dell'Oman che hanno sponsorizzato questo evento e contribuito al successo di questa partecipazione nazionale, che aggiungerà prestigio al Sultanato sulla scena culturale internazionale.

Dopo la cerimonia di apertura, sia le alte autorità omaniti che il pubblico presente hanno potuto visitare i corridoi del padiglione e hanno ammirato le opere esposte.

La mostra, dal titolo "Written Destinies", riunisce le opere di tre generazioni di artisti omaniti, cinque decenni di arte visiva moderna e contemporanea nel Sultanato dell'Oman, esplorando il dialogo dinamico e intergenerazionale del movimento artistico degli ultimi cinquant'anni.

Contenuti creativi, legati alla natura e a ciò che questa può offrire all'uomo, in linea con lo slogan generale della Biennale di Venezia per questa versione, che è "Il latte dei sogni” ispirato a un libro per bambini pubblicato negli anni Cinquanta dall'artista surrealista Leonora Carrington.

Il padiglione dell'Oman presenta, fino al 27 novembre, uno spettacolo multimediale dinamico che include arti multimediali, scultura, installazione e collage per un dialogo dinamico tra le tre generazioni e mostra il livello creativo raggiunto dal movimento artistico nel Sultanato dell'Oman. Gli artisti selezionati sono Anwar Sonja, Hassan Meer, Budoor Al Riyami, Radhika Al Khimji, Raiya Al Rawahi e rappresentano un percorso nell'arte dell'Oman dagli ultimi cinquant'anni ad oggi. Anwar Sonja, è stata una pioniera dell'arte moderna dell'Oman dagli anni '70, e una dei fondatori dello Youth Studio, un'importante istituzione educativa. Hassan Meer, è stato un fondatore del movimento artistico sperimentale circolare le cui mostre hanno ottenuto, dalla fine degli anni '90, un seguito internazionale e hanno influenzato tutta una generazione di artisti. Badoor Al-Riyami, è stato allievo di Sonja e Hassan Meer, si è concentrato soprattutto su fotografia e video. Radhika Al Khimji, invece ha espresso la sua arte soprattutto sui tessuti. Infine la compianta Raiya Al Rawahi è stata una degli artisti autodidatta della generazione contemporanea. Tutti artisti questi che hanno dato lustro, con i loro stili, allo sviluppo del movimento artistico contemporaneo omaniti negli ultimi 50 anni.

Dopo la chiusura della Biennale di Venezia, la mostra del padiglione nazionale dell'Oman sarà esposta nel Sultanato per essere ammirata dalla popolazione locale.



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