ANN – Letizia Leonardi – Si è svolta ieri sera la conferenza on line “L’Armenia e gli armeni: una storia millenaria” che ha a
vuto come relatore d’eccezione Aldo Ferrari, Professore Ordinario di Letteratura armena presso il Dipartimento di studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell'Università Ca' Foscari di Venezia e direttore del programma di ricerca "Russia, Caucaso e Asia Centrale" . L’evento, che fa parte del progetto “Il paese incontra un Paese - Comabbio racconta l’Armenia”, è organizzato dal Comune di Comabbio e in particolare dall’Assessorato alla Cultura.
Il Comune in provincia di Varese ha predisposto una serie di conferenze on line, concerti, spettacoli teatrali, mostre iniziate all’inizio di marzo e che si concluderanno a fine maggio con incontri in presenza realizzati in collaborazione anche con la Parrocchia di Comabbio, dell’Associazione Amici della Santa Collina, della Compagnia Teatrale Campari Padoan, dell’associazione Borgo di Lucio Fontana e appuntamenti di cineforum a cura della Biblioteca Comunale.
Un’iniziativa, presentata con entusiasmo anche dal sindaco Marina Paola Rovelli, per conoscere storia e culture diverse che ha visto e vedrà protagonisti storici, scrittori, artisti, e l’arcivescovo di Istanbul.
Dopo aver affrontato il delicato tema dell’Artsakh, le conferenze sono state dedicate all’Armenia e al suo altopiano, ai khachkar e le stele di pietra degli Armeni, al negazionismo turco, alla cucina, alla storia, natura e cultura armena e sul restauro conservativo dei dipinti murali dell’antichissimo Monastero di Dadivank.
Ieri si è entrati ancora più nel vivo della storia antica e dolorosa di questo glorioso popolo che ha subito molte dominazioni e molte aggressioni nel corso dei secoli. Il professor Aldo Ferrari ha ripercorso le più rilevanti vicende storiche, ha passato in rassegna alcuni dei più importanti complessi monastici che sembrano quasi uscire dal meraviglioso paesaggio montuoso. Chiese che quasi di fondono e confondono con le rocce che le circondano, la cultura armena e l’importanza che ha dato questo popolo ai libri e all’istruzione. Ha soprattutto evidenziato anche la grande storiografia che è stata prodotta nel corso del tempo. E poi il fenomeno della diaspora armena in Italia, anche grazie agli intensi traffici commerciali degli abili mercanti armeni.
I prossimi appuntamenti on line sono: “Armenia, nazione vivente” con il giornalista Simone Zoppellaro, il 23 aprile dalle 20,30; “Musica colta dai campi di grano: piccolo viaggio musicale in Armenia con Alberto Nones, il 24 aprile alla stessa ora e “Viaggio in Armenia” con la giornalista Nadia Pasqual e l’esperta di viaggi Shushan Martirosyan, il 30 aprile, sempre dalle 20,30.
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