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Egitto - La fine di Amarna non fu una peste

  • 3 ore fa
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Letizia Leonardi (Assadakah News) - Una ricerca pubblicata sul American Journal of Archaeology (AJA) da Gretchen R. Dabbs e Anna Stevens, intitolata “Mortality Crisis at Akhetaten? Amarna and the Bioarchaeology of the Late Bronze Age Mediterranean Epidemic”, rigetta l’idea largamente accettata che la metropoli fondata dal faraone Akhenaten, nota come Amarna (in antico «Akhetaten»), sia stata abbandonata a causa di una pestilenza. Sono state analizzate complessivamente 889 sepolture scavate fra il 2005 e il 2022 nei cimiteri attorno ad Amarna (North Tombs, South Tombs, North Desert) e le tombe non mostrano segni tipici di sepolture di massa o rapide. I corpi sono stati avvolti con cura, accompagnati da oggetti funerari, non sembrano vittime di un evento catastrofico improvviso. Gli scheletri mostrano piuttosto evidenze di usura fisica, bassa statura media, traumi spinali e segni di malnutrizione, tutti indicatori non di epidemia acuta, ma di condizioni di vita dure e prolungate. Solo sette individui su tutti presentano tracce di tubercolosi, mentre altre malattie infettive tipiche di epidemie sono praticamente assenti. Il modello di abbandono della città appare graduale e ordinato: gli arredi vengono rimossi, persino dopo la morte di Akhenaten, e parte della popolazione resta anche oltre il suo regno, il che non è compatibile con il collasso repentino da pestilenza. Questo studio appare importante perché modifica una narrazione che aveva preso piede nella letteratura egittologica, quella secondo cui la città di Amarna sarebbe caduta a causa di una grave epidemia. Invece, i dati suggeriscono che il declino della città è legato piuttosto a fattori politici, religiosi, economici e sociali, la riforma del culto operata da Akhenaten (il culto esclusivo del dio solare Aten) e la conseguente restaurazione del precedente ordine da parte dei successori possono aver innescato un processo di abbandono.

(Foto "Akhenaten as a Sphinx (Kestner Museum)" – attribuzione: Hans Ollermann. Licenza: Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

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