Assadakah News Agency - Ieri, al Centro Islamico di Roma, in viale della Moschea si è svolta una grande festa per la seconda edizione del concorso “Regina con l'Hijab". L'hijab sarebbe il velo che portano comunemente le donne islamiche. Si tratta del secondo concorso di questo genere che si svolge in Italia e forse in Europa. Un grande evento a cura di Assia Belhadj, fondatrice e presidente del Movimento delle Donne Musulmane d’Italia. Per gli organizzatori non si tratta di un concorso di bellezza, ma un concorso che valuterà la vestibilità dell’hijab secondo i criteri musulmani, il comportamento della ragazza che lo indossa e la sua integrità.
L’idea di istituire questo concorso è nata per incoraggiare e dare la giusta definizione di velo, soprattutto ai suoi detrattori. L’hijab non è un fazzoletto di stoffa imposto, ma una scelta di vita che ognuno dovrebbe ben conoscere e rispettare. I criteri quindi non sono quelli del concorso per designare la donna più bella, ma ben altri che, appunto, riguardano non l’aspetto esteriore in sé ma valutato in base alla sua vestibilità. La giuria, composta da esperti della religione musulmana, valuta infatti, sulla base di questi criteri.
Le ragazze che hanno partecipato al concorso sono state divise in due fasce di età: dai 12 ai 18 anni e dai 19 ai 30 anni. Moltissime le candidate ma sono state premiate 3 per la prima fascia di età e 4 per la seconda.
Questo evento straordinario ha come scopo quello di rompere i tabù sul velo e ha visto la presenza di diverse persone autorevoli del Mondo della cultura e delle associazioni. Tra i presenti: l’Ambasciatrice della Repubblica Islamica della Mauritania Zeinab Ely Salem, il professore Fouad Awde Presidente della Comunità del Mondo Arabo CO-MAI, il Presidente della Comunità Egiziana ingegnere Adel Amer, il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Moschea al Huda Hajjah Zeinab Mohamed Ismail. Per Assadakah Associazione Italo Araba hanno partecipato Talal Khrais e Marwa el Khayal.
Possiamo certamente dire che “Regina con l’Hijab. Sii l’esempio”, è il primo contest in Europa riservato alle donne con il velo. Una delle candidate ha dichiarato: "Il velo è ciò che mi identifica quando esco di casa. È il simbolo delle mie origini e della mia religione, non un ostacolo alla vita o un atto di sottomissione come spesso si crede". Un'altra partecipante di
16 anni ha invece affermato: "Mettere il velo per me significa avere fiducia in me stessa e in Allah. Mi fa sentire una regina a prescindere dal titolo che ho vinto. Ora ho una responsabilità nei confronti delle mie coetanee perché mi prenderanno come modello da seguire e
intendo migliorarmi per essere all’altezza di questo compito".