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Assadakah - “Con Al-Jazeera scompaiono le voci libere”

Assadakah News - Il presidente della associazione italo-araba Assadakah, Franco Abdelkader Omeich, commenta la decisione delle autorità israeliane di soffocare la libertà d’informazione, con la chiusura di tutte le sedi del network Al-Jazeera in tutti i territori e i confini controllati: “Condanniamo fermamente  e con sdegno, questa decisione oppressiva, criminale, che priva l’opinione pubblica della possibilità di conoscere la verità sul genocidio che lo stato aggressivo di Israele sta commettendo contro il popolo palestinese da 7 mesi. E’ una giornata nera per la democrazie e la libertà d’informazione e di pensiero. Invitiamo tutte le forze che sostengono la libertà di parola, a muoversi in tutte le direzioni per fare pressione sullo Stato occupante affinché ritiri la decisione ingiusta.Dal 7 ottobre, dal giorno dell'attacco terroristico di Hamas ai confini di Israele, gli unici giornalisti ammessi nella Striscia di Gaza sono stati proprio loro: i reporter di Al-Jazeera. Più di cinquanta gli attacchi contro di loro, ha denunciato Walid Omary, capo dell’ufficio di Al Jazeera a Gerusalemme, e almeno 130 i reporter uccisi dall'inizio del conflitto cominciato il 7 ottobre 2023, per lo più dipendenti di Al -Jazeera, affermano fonti del sindacato giornalisti palestinesi”.

L’intenzione appare quella di procedere nel massacro della popolazione palestinese, nascondendo abusi e crimini di guerra e lo stesso genocidio, che ormai è di dominio pubblico. Sta accadendo, oltre a gaza, anche a Rafah, che gli israeliani hanno più volte dichiarato di voler invadere, e dove sono già morte una trentina di persone, compresi 11 bambini, solo nella giornata di oggi.

L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione parziale di Rafah, per ora limitata a una porzione della città (la periferia sud-orientale), ma si teme che a breve possa essere avviato il temuto attacco in forze, dalle conseguenze potenzialmente catastrofiche, soprattutto perché annulla gli sforzi compiuti finora per un cessate-il-fuoco. Infatti, i colloqui al Cairo sono stati subito interrotti, ma secondo indiscrezioni dovrebbero riprendere domani. E mentre diventa nuovamente bollente il fronte della guerra nella Striscia, dove comunque ogni giorno continua la strage provocata dagli attacchi israeliani, l'esercito ha confermato di aver condotto un attacco notturno anche a Nord, in Libano, colpendo “in profondità”. Aerei da combattimento hanno attaccato una base di Hezbollah nell'area di Sefri, a sud di Baalbek.

Israele cerca di mettere a tacere ogni singola voce indipendente che parla dei massacri nella Striscia di Gaza. I crimini israeliani, in nessun caso, possono essere considerati risultato di errori o perdite collaterali, sono crimini deliberati che mirano alla punizione collettiva della popolazione e all'eliminazione del diritto fondamentale dei palestinesi di vivere nella loro terra. Una sorta di assassinio morale delle figure che espongono le sue bugie e i suoi inganni all'opinione pubblica mondiale.

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