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Le aggressioni azere potrebbero provocare l'ira dell'Iran

Aggiornamento: 23 nov 2021




Assadakah - Letizia Leonardi e Talal Khrais

Il Ministero della Difesa Russo, alla luce del recente ed ennesimo episodio di aggressione azera nei confronti degli armeni, ha presentato delle proposte in merito ai preparativi per la delimitazione e la demarcazione dei confini tra Armenia e Azerbaijan. A darne notizia è proprio, da Yerevan, il primo ministro Nikol Pashinyan. Dallo scorso mese di maggio ci sarebbero state tre proposte provenienti da Mosca per stabilire in modo definitivo i confini tra Armenia e Azerbaijan. Secondo Pashinyan queste proposte sono tutte accettabili tanto che è stato incaricato il ministro della Difesa armeno, Suren Papikyan, di chiarire i dettagli con l'omologo russo Sergej Shoigu. Intanto il ministero della Difesa azero ha denunciato nuove violazioni del cessate il fuoco da parte delle forze armate armene nei villaggi di Chinarli e Mughanjig, nella regione di Shamshaddin. Secondo il governo di Baku gli armeni avrebbero sparato contro le posizioni dell'esercito nemico in direzione dei villaggi di Munjuglu, Aghbulag, Gosha, Kokhanebi e Asrik Jirdakhan, nella regione di Tovush. Ma da Yerevan è arrivata immediatamente la smentita: gli attacchi sono arrivati dagli azeri e i loro colpi di arma da fuoco hanno provocato un incendio, rapidamente domato senza provocare ulteriori danni e vittime.

Per quanto riguarda la lettera inviata dall'ambasciatore azero in Italia, Mammad Ahmadzada, a "Il Giornale", le provocazioni mirate commesse dall'Armenia nei giorni scorsi rappresentano un'ennesima avventura militare della leadership dell'Armenia. Tali provocazioni, sempre secondo l'Ambasciatore azero, sarebbero iniziate con la visita dell'ex ministro della difesa dell'Armenia in Azerbaijan, dove le forze di pace russe erano temporaneamente dispiegate per riunioni di tipo militare e dove, circa 60 militari delle forze armate armene si sono riversati in strada verso le posizioni dell'esercito dell'Azerbaijan a Lachin. Le posizioni dell'esercito dell'Azerbaijan avrebbero subito quindi un intenso bombardamento da parte dell'esercito armeno.

La realtà è chiaramente molto diversa. A Baku interessa moltissimo la regione armena di Syunik perché avendone il controllo il corridoio di Lachin, unica via di collegamento tra l'Armenia e l'Artisakh, sarebbe occupato dalle forze azere e a quel punto conquistare tutti i territori armeni dell'autoproclamata Repubblica di Artsakh sarebbe per l'Azerbaijan un gioco da ragazzi. Ma, in quel caso entra in gioco l'Iran, Paese che non vuole certamente gli azeri e i turchi vicino al confine. La situazione potrebbe diventare esplosiva in tutti i sensi. Agli armeni resta dunque solo una cosa da fare, come sempre hanno fatto: reagire con determinazione. Mai abbattersi ma lottare; mai scoraggiarsi ma agire in ogni modo possibile.

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