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Libano – Ripresa economica, governo esamina provvedimenti

Aggiornamento: 14 ago 2022

Franco Abdelkader - Due settimane fa, la Commissione Finanze e Bilancio, appena ricostituita dopo le elezioni legislative del 15 maggio, è rimasta sorpresa nell'elencare le sue priorità che l'esecutivo non le avesse ancora inviato l'ultima versione del piano di ripresa dell'economia e della finanza, adottato il 20 maggio.


Tornando ieri in assemblea dopo un rinvio di una settimana a seguito di un caso di Covid-19 (il presidente della commissione Ibrahim Kanaan), i deputati hanno potuto constatare che il governo non aveva ancora inoltrato la versione definitiva di questo testo e prevedeva di incorporarvi importanti modifiche, inclusa la creazione di un fondo per il recupero dei depositi. Lo riferiscono in ogni caso gli eletti presenti all'incontro, a cui hanno partecipato anche il premier uscente Najib Mikati – che ha presentato le modifiche previste – e il vicepresidente uscente Saadé Chami che guida anche la squadra. il Fondo Monetario Internazionale. I dettagli degli emendamenti apportati saranno "trasmessi per iscritto alla commissione nei prossimi giorni", secondo Ibrahim Kanaan, il quale ha aggiunto che "la versione finale del piano di risanamento non era stata ancora finalizzata o rinviata ufficialmente al Parlamento". Contattato, ha assicurato che la commissione tornerà nel dettaglio sulle proposte avanzate da Najib Mikati non appena lo avranno ufficialmente raggiunto.

I deputati hanno approfittato dell'incontro per trasmettere le loro osservazioni, come Simon Abiramia (CPL), Hassan Fadlallah (Hezbollah) o Hadi Abou el-Hosn (Rally Democratico). Il primo ha chiesto che i dirigenti della Banque du Liban siano ascoltati per spiegare la loro gestione dall'inizio della crisi e per trasmettere documenti che attestano gli importi precisi delle riserve di valuta estera e quelle dei trasferimenti all'estero nello stesso periodo. Quanto a Hassan Fadlallah, ha ritenuto che le banche non fossero abbastanza coinvolte "in ciò che gli era stato presentato". Infine, Hadi Abou el-Hosn ha sottolineato che il piano di risanamento non dava sufficientemente importanza al problema del contrabbando e ai mezzi per frenarlo.

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