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Ambasciata del Sudan in Italia – Comunicato ufficiale


Roma 25 aprile 2023 - "L'Ambasciata della Repubblica del Sudan in Italia desidera aggiornare sulle ultime novità sviluppi in Sudan a seguito del sventato tentativo di colpo di stato organizzato dalle Forze di Supporto Rapido (RSF) il 15 aprile 2023.

In risposta e apprezzamento per gli sforzi sinceri del Regno dell'Arabia Saudita e degli Stati Uniti d'America, le forze armate del Sudan (SAF) hanno accettato la tregua umanitaria di tre giorni a partire dalla mezzanotte del 25 aprile 2023. La tregua mira all'apertura corridoi umanitari nello Stato di Khartoum, dove si stanno concentrando i combattimenti, che determinano la sofferenza di cittadini innocenti. È un'estensione di una tregua simile concordata nell’ultima settimana per consentire ai cittadini di celebrare l'Eid Al-Fitr. Queste tregue riflettono la volontà di pace del Sudan.

L'impegno del governo è di proteggere i propri cittadini e di assumersi le proprie responsabilità, secondo il diritto internazionale umanitario. Si spera che i ribelli della disciolta RSF, questa volta, rispetteranno la tregua. Le forze armate sudanesi si riservano il diritto all'autodifesa in risposta a qualsiasi violazione.

Le autorità competenti del governo hanno efficacemente coordinato e attuato un'evacuazione sicura e agevole di diplomatici e cittadini di diversi Paesi, in collaborazione con i rispettivi governi. L'evacuazione è stata effettuata attraverso corridoi aerei, marittimi e stradali. Proseguono gli sforzi per aiutare a evacuare tutti i cittadini stranieri ed espatriati che desiderano partire.

Il governo sudanese apprezza molto il contributo dei Paesi vicini a questo processo di evacuazione, in particolare Gibuti, Egitto, Etiopia e Arabia Saudita.

Sul campo, i ribelli RSF hanno continuato le flagranti violazioni della tregua umanitaria, e del diritto internazionale umanitario. Hanno attaccato vitali infrastrutture civili e installazioni come la principale raffineria di Khartoum, nonché il centro per lo scambio di comunicazioni, ostacolando e interrompendo così i servizi Internet. La RSF terrorizza civili innocenti, saccheggiando le loro proprietà ed espellendoli dalle loro case. Inoltre, per scatenare uno stato di anarchia e illegalità, hanno attaccato tre carceri nello Stato di Khartoum, e hanno permesso che centinaia di criminali condannati fuggissero.

Gli attacchi dei ribelli di RSF contro le missioni diplomatiche a Khartoum, continuano. Due giorni fa hanno attaccato convogli che evacuavano diplomatici e impiegati francesi e di cittadini del Qatar. Inoltre hanno ucciso un diplomatico egiziano in pieno giorno, nella totale mancanza di rispetto per il suo status diplomatico. In flagrante violazione della Convenzione di Vienna del 1961/1963 sulle relazioni diplomatiche e consolari, e hanno operato numerosi altri danneggiamenti.

Il governo sudanese rinnova il suo appello alla comunità internazionale affinché condanni i termini più forti possibili questi crudeli ribelli".

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