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Amedeo Ricucci, un grande reporter



Talal khrais - Sono molto dispiaciuto di non poter essere presente al funerale dell'amico e collega Amedeo Ricucci. Mi sento male per non avere potuto assolvere questo che consideravo un dovere. Ho passato giorni difficili che mi hanno impedito di essere presente insieme a suoi familiari e colleghi, ma sono veramente triste per la sua scomparsa. Abbiamo lavorato insieme con grande passione in Libano, dal 2006 fino al 2008, poi in Siria dal 2012 fino al 2015, affrontando grandi pericoli, e per fortuna ne eravamo usciti. Siamo riusciti mandare servizi esclusivi, grazie alla sua determinazione e il suo coraggio. Insieme as Amedeo, ho lavorato a “Mixer”, TG1 e “La Storia Siamo Noi”.

In realtà se n'è andato uno dei più bravi e coraggiosi giornalisti italiani che abbia conosciuto da molto vicino. La sua comparsa è stata immensa non solo per me, ma per tanti colleghi che lo hanno conosciuto. Amedeo ha seguito i più importanti conflitti degli ultimi trent'anni, dall'Algeria al Kosovo, dall'Afghanistan all'Iraq. Era a Reggio Calabria per realizzare uno speciale del Tg1 sulla ‘Ndrangheta. Tutti noi colleghi e amici ti ricorderemo come un giornalista profondamente appassionato del suo lavoro. Amavi raccontare la realtà.

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