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Armenia – L'Italia coinvolta nella cooperazione con la Diaspora

  • 10 ore fa
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Letizia Leonardi ( Assadakah News) - Giovedì 13 novembre, l’Ambasciatore italiano in Armenia, Alessandro Ferranti, ha incontrato l’Alto Commissario per gli Affari della Diaspora armena, Zareh Sinanyan, in un momento diplomatico che rafforza i legami tra Italia e Armenia tramite la comunità armena all’estero.

Sinanyan ha espresso grande apprezzamento per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, mettendo in evidenza il ruolo cruciale dei consolidati legami nazionali e culturali tra i due popoli nel promuovere una cooperazione duratura. L’incontro ha avuto anche un “apore generazionale perché Ferranti ha ricordato con piacere la sua partecipazione alla Conferenza Nazionale dei Giovani del 2025, promossa dall’Ufficio del Commissario per la Diaspora, sottolineando l’efficacia del programma nell’avvicinare le comunità armene della diaspora.

Nel corso della conversazione sono emerse numerose opportunità di cooperazione. Tra i temi affrontati: il turismo, l’istruzione, la cultura e, ovviamente, le politiche legate alla diaspora. Sinanyan ha illustrato all’ambasciatore l’Istituto dei Commissari per gli Affari della Diaspora, spiegando l’attività svolta dal Commissario armeno residente in Italia e il suo ruolo di collegamento tra comunità armena italiana e governo di Yerevan.

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Le parti hanno manifestato la volontà di continuare a costruire su questa base, con sforzi congiunti per rafforzare i legami interculturali e favorire un dialogo di lungo termine tra lo Stato armeno e le sue comunità estere.

L’Ufficio del Commissario per la Diaspora ha sviluppato una Strategia di partenariato che riguarda il periodo 2023–2033 volta a costruire relazioni più istituzionalizzate tra l’Armenia e la sua diaspora, con un approccio “state-centered”: cioè, rafforzando il ruolo dello Stato armeno come punto di riferimento per le comunità all’estero. Nel suo rapporto del 2023, il Commissario Sinanyan ha raccontato che il Centro per il Repatrio e l’Integrazione ha ricevuto migliaia di domande, e che molti giovani della diaspora partecipano a corsi di lingua armena e programmi di formazione. Durante il 2025, Sinanyan ha continuato a enfatizzare il valore di un dialogo “ideologico e pratico” con la diaspora. Durante un forum giovanile europeo ha infatti parlato di partnership concrete, non solo simboliche. Sempre nel corso del 2025, il Commissario ha incontrato giovani partecipanti del programma di stage dell’Armenian Assembly of America, ribadendo l’importanza di far partecipare la diaspora allo sviluppo delle istituzioni armene. Sul fronte dell’economia, si registra un cambio di paradigma: come sottolineato recentemente dal Primo Ministro Nikol Pashinyan, la diaspora non è più vista solo come fonte di donazioni, ma come “risorsa strategica”: investitori della diaspora partecipano a progetti tecnologici, come il data center per l’intelligenza artificiale con NVIDIA e Firebird. L’Ufficio della Diaspora armena hainoltre siglato un Memorandum con la Keron Development Foundation per integrare esperti di diaspora in enti statali attraverso il programma “iGorts”.

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È infine attivo il programma DiasPro, che permette ai professionisti della diaspora di collaborare con enti statali armeni con consulenze, formazione e contributi pratici. L’incontro tra Ferranti e Sinanyan non è solo un gesto diplomatico ma rappresenta una tappa concreta in un progetto strategico più ampio. L’Italia diventa interlocutrice attiva non solo dello Stato armeno, ma anche delle sue comunità estere. Si tratta di un’alleanza che punta a valorizzare il capitale umano e culturale della diaspora per costruire ponti di collaborazione su istruzione, turismo e sviluppo. In un momento in cui l’Armenia sta ridefinendo il ruolo della sua diaspora, da sostegno simbolico a partner concreto, il dialogo con Paesi come l’Italia assume un peso sempre più strategico.

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