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Bruxelles – Premio Giornalistico “Lorenzo Natali” edizione 2022

Assadakah Roma News - Nella cerimonia tenuta il 22 giugno, a Bruxelles in occasione delle Giornate europee dello sviluppo 2022, Jutta Urpilainen, Commissaria per i Partenariati internazionali, ha proclamato i vincitori dell'edizione di quest'anno del premio Lorenzo Natali, selezionati dalla giuria del premio giornalistico tra oltre 800 candidature provenienti da tutto il mondo: Ritwika Mitra per aver fatto luce sulla tratta di esseri umani in India, Rémi Carton e Paul Boyer per aver denunciato la schiavitù infantile ad Haiti e Vânia Maia per aver affrontato la situazione precaria dei lavoratori immigrati in Portogallo. Giunto alla sua 30ª edizione, il Premio Lorenzo Natali rende omaggio all'informazione coraggiosa e appassionante.

"La guerra sul suolo europeo e la diffusione della disinformazione ricordano a tutti noi quanto il giornalismo di qualità sia necessario per far comprendere al mondo le questioni che contano realmente – ha commentato Jutta Urpilainen, Commissaria per i Partenariati internazionali -. Il potere di far luce sulle ingiustizie e dar voce alle persone vulnerabili sono le vostre armi. Mi congratulo con i giornalisti coraggiosi vincitori del Premio Lorenzo Natali di quest'anno per la forza dei loro articoli."

Sono stati assegnati tre premi nelle seguenti categorie: "Gran premio" per pubblicazioni in un organo di informazione con sede in uno dei paesi partner dell'Unione europea; "Premio Europa" per pubblicazioni in un organo di informazione con sede nell'Unione europea; "Premio per il miglior giornalista emergente" per pubblicazioni di giornalisti sotto i 30 anni in un organo di informazione con sede nell'Unione europea o in uno dei suoi paesi partner.

Ritwika Mitra per "In the Sundarban, Climate Change Has an Unlikely Effect — on Child Trafficking" (Nelle Sundarbans il cambiamento climatico ha un effetto inatteso... sulla tratta dei minori), pubblicato da The Wire Science, in partenariato con The Fuller Project.

La storia ripercorre la vita di donne che da bambine sono state vittime della tratta dei minori nella regione delle Sundarbans (Golfo del Bengala), subendo stupri e le conseguenti gravidanze. L'articolo affronta la realtà delle donne che hanno combattuto la violenza di genere, la stigmatizzazione, le condizioni climatiche avverse, la povertà e la migrazione.

Vânia Maia per "Odemira: Viagem ao mundo dos imigrantes explorados e invisíveis" (Odemira: un viaggio nel mondo degli immigrati sfruttati e invisibili), pubblicato da Visão.

Maia mette in luce lo sfruttamento, la miseria e le condizioni precarie in cui vivono in Europa gli immigrati irregolari. La sofferenza dei lavoratori a Odemira, in Portogallo, è una storia locale di risonanza mondiale.

Rémi Carton e Paul Boyer per "En Haïti, «les vies brisées» des enfants esclaves" (Le vite distrutte dei bambini schiavi di Haiti), pubblicato da Libération.

Nel loro articolo scritto a quattro mani per Libération, Carton e Boyer denunciano la "restavek", pratica per cui i bambini di famiglie povere di Haiti sono costretti a lavorare come domestici e sono spesso oggetto di abusi.

I vincitori sono stati selezionati dalla giuria del premio giornalistico Lorenzo Natali tra una rosa di candidati proposti da quattro scuole di giornalismo, la Universidade Catôlica Portuguesa (Portogallo), l'Universidad de Navarra (Spagna), l'Université Saint-Joseph de Beyrouth (Libano) e il Vesalius College (Belgio). Quest'anno la giuria era composta da cinque esperti di fama internazionale del mondo del giornalismo: Hannah Ajakaiye, ICFJ; Maria Ângela Carrascalão, giornalista e autrice; Michael Rediske, Reporter senza frontiere; Laurent Richard, Forbidden Stories; Omaya Sosa, Centro de Periodismo Investigativo.

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