Civitavecchia - Anche l'Armenia al 14° International Tour Film Fest
- Letizia Leonardi
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Letizia Leonardi (Assadakah News) - Civitavecchia si prepara ad accendere i riflettori sulla 14ª edizione dell’International Tour Film Fest (ITFF), in programma dall’1 al 5 ottobre 2025, con un cartellone fitto di proiezioni, anteprime, eventi speciali, incontri letterari, mostre e dibattiti.
Le location coinvolte sono tra le più rappresentative della città: Cinema Royal, Cineteatro Buonarroti, Teatro Verdi Fondazione Ca.Ri.Civ, Cittadella della Musica, Spazio Granari Off e Hotel De La Ville, trasformando Civitavecchia in un vero e proprio palcoscenico diffuso del cinema internazionale.
L’apertura del Festival, che vede come presidente Piero Pacchiarotti, prevista per mercoledì 1° ottobre al Cinema Buonarroti, sarà affidata alla musica e alla grande tradizione italiana, con il concerto “Omaggio a Modugno” interpretato da Antonella Arancio, con la presenza della madrina e conduttrice Emanuela Tittocchia, seguita dalla proiezione del film “Unicorni” (Italia, 2025) di Michela Andreozzi, presentato con parte del cast.. Dal giorno successivo spazio al cuore del festival, con la proiezione delle opere in concorso e fuori concorso, incontri con autori e masterclass.
Nei giorni successivi, spazio al cuore competitivo del Festival con sezioni dedicate ad animazione, fiction, documentari, turismo, intelligenza artificiale, vertical movie e lungometraggi, offrendo un panorama ampio e trasversale della produzione mondiale.
Tra i titoli in concorso, spiccano opere provenienti da ogni continente: dall’India al Brasile, dagli Stati Uniti al Giappone, fino all’Europa e al Medio Oriente.
Un’attenzione particolare sarà rivolta anche al cinema armeno, con la proiezione del documentario “Armenia. The Hidden Track”, inserito nella sezione Turismo (3 ottobre, Cinema Teatro Verdi). Inoltre, sempre il 3 ottobre al Cineteatro Buonarroti, gli studenti delle scuole superiori assisteranno a un evento speciale dedicato alla mobilità giovanile internazionale, con cortometraggi realizzati da Italia e Armenia e il dibattito con il regista armeno Aram Manukyan.

Armenia. The Hidden Track guida il pubblico attraverso luoghi del paese “meno conosciuti”, oppure “secondari” rispetto ai grandi circuiti turistici, ma che parlano forte di storia, natura, spiritualità e peculiarità culturali. Qui sotto alcuni dei punti salienti che compaiono nel video: Yerevan, la capitale, nelle sue componenti vivaci e urbane, Lago Sevan, la Montagna Aragats, gole come Kasakh e Genshik. Compaiono anche i luoghi sacri come i Monasteri di Geghard, Haghartsin, Noravank; il templio pagano di Garni; la Cattedrale di Zvartnots; siti storici come Khor Virap. Presenti anche l'artigianato,le tradizioni culturali, la produzione del lavash (pane tradizionale), le croci di pietra e le statue dedicate all’alfabeto armeno.
Non si tratta solo di un video bello da vedere, ma fa parte di un piano di marketing turistico istituzionale: Armenia, The Hidden Track è lo slogan / marchio (destination branding) lanciato dal Tourism Committee del Ministero dell’Economia armeno. Serve a “posizionare” l’Armenia non solo come meta storica o religiosa, ma come esperienza autentica, con natura, gastronomia, cultura meno note. Il video punta molto sul paesaggio, sull’impatto visivo, sulle emozioni che nascono dall’immersione nei luoghi, nelle tradizioni. Non è solo informativo, ma evocativo: vuole far “sentire” l’Armenia nascosta. L’idea è valorizzare l’Armenia come destinazione “off the beaten track”, ossia non solo i luoghi già famosi, ma quelli che sono meno noti, più autentici, che spesso restano fuori dai grandi circuiti commerciali. Questo può contribuire a uno sviluppo turistico più equo e diffuso. Il progetto coinvolge enti come il Tourism Committee, il Ministero dell’Economia, uffici culturali, ambasciate, e ha anche supporto europeo (progetti come EU4Business “Innovative Tourism and Technology Development for Armenia”) per la promozione.
Il cartellone è arricchito da eventi celebrativi e proiezioni fuori concorso. Tra questi:
La Prima Nazionale di Balboa di Mirko Alivernini, evento per gli studenti delle scuole (2 ottobre, Cineteatro Buonarroti).
La serata dedicata al centenario della nascita di Silvana Pampanini, con la proiezione di Noi Cannibali (1953) di Antonio Leonviola, accompagnata dagli interventi di critici e personalità del cinema.
L’anteprima internazionale di Silent Rebellion di Marie-Elsa Sguald (3 ottobre, Cineteatro Buonarroti), dopo il passaggio al Festival di Venezia.
La proiezione-evento de Gli Altri (Italia, 2023) di Daniele Salvo, con Ida Di Benedetto e Peppe Servillo, ospitata allo Spazio Granari Off (4 ottobre).
Parallelamente al programma cinematografico, il Festival apre anche alla letteratura con la sezione “Un mare di libri”, che vedrà la presentazione di opere di autori come Ernesto Beretti, Marina Marucci e il suo libro Trisulti luogo dell'anima,

Michele Capitani, Yassmin Pucci Presentazione con il libro Non chiamatemi Principessa, tre generazioni di donne, una famiglia reale Edizioni Le Lettere, Roberta Sciuto, Martina Turturiello e Massimiliano Buzzanca. Il percorso si concluderà con la premiazione del concorso letterario ITFF 2025.
Spazio anche all’arte con la mostra fotografica “Luce/Buio” (2-3 ottobre, Cineteatro Buonarroti) e l’esposizione iper-surrealista “Riflessi” di Daniele Campoli (4-5 ottobre, Hotel De La Ville).
Non mancheranno momenti di approfondimento, come il Meeting FanitudinƎ dedicato al tema “L’Arte dell’AI” (4 ottobre, Spazio Granari Off), con esperti del settore audiovisivo.
Il Festival valorizzerà anche i prodotti locali con una degustazione organizzata in collaborazione con aziende del territorio, a testimonianza del forte legame con la comunità.
La cerimonia di premiazione si terrà domenica 5 ottobre presso la Cittadella della Musica, condotta da Emanuela Tittocchia insieme ad Alina Person e Simone Gallo. Saranno consegnati gli ITFF Special Award, il Premio Mafalda Molinari e i riconoscimenti alle Eccellenze Italiane, oltre al titolo di vincitore assoluto del Festival.

Importante la presenza di Graziano Marraffa, Presidente dell’Archivio Storico del Cinema Italiano, e nel contesto del Festival opera come ospite istituzionale con responsabilità legate alla memoria cinematografica, al restauro, alla conservazione del patrimonio filmico. Parteciperà alla serata dedicata al centenario di Silvana Pampanini con la proiezione di Noi Cannibali (1953), in cui interverrà come Presidente dell’Archivio Storico del Cinema Italiano. Sarà presente al dibattito “Progetti dedicati alla mobilità internazionale giovanile” (3 ottobre, Cineteatro Buonarroti), dove seguiranno proiezioni di cortometraggi dall’Italia e Armenia. Il suo ruolo serve a garantire che il Festival non sia orientato solo al nuovo (concorsi, tecnologie, AI, film contemporanei), ma che ci sia anche spazio per il recupero, la valorizzazione del cinema storico. Avere un presidente dell’Archivio Storico del Cinema Italiano tra i protagonisti rafforza il prestigio culturale del festival: segnala che l’evento non è solo spettacolo ma anche impegno per ricordare, preservare, insegnare. Serve anche ad attirare un pubblico con interesse per la storia del cinema e il patrimonio culturale.
Il 14° International Tour Film Fest di Civitavecchia si conferma non solo un appuntamento internazionale per il cinema e l’audiovisivo, ma anche un crocevia di arti, culture e linguaggi. Con oltre cento opere provenienti da tutto il mondo, incontri, eventi collaterali e una forte apertura verso l’Armenia, l’edizione 2025 promette di essere una delle più ricche e coinvolgenti di sempre.
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