top of page

Egitto - Anniversario della Rivoluzione di Luglio

  • 23 lug
  • Tempo di lettura: 2 min
ree

Wael Al-Mawla - Mentre commemoriamo la Rivoluzione del 23 Luglio, ricordiamo non solo il momento del colpo di stato contro la monarchia, ma anche un uomo che portò sulle sue spalle i fardelli della nazione: Gamal Abdel Nasser.

Quel giovane ufficiale divenne un simbolo della dignità araba, un leader dei movimenti di liberazione in Africa e Asia e un'ispirazione per una generazione che credeva nell'unità, nella giustizia sociale e nella liberazione dal colonialismo.

Egitto...Quando era la bussola della libertà.

Negli anni '50 e '60, l'Egitto era il cuore pulsante del mondo arabo. La sua voce era tenuta in grande considerazione, da Algeri ad Aden, da Riyadh a Damasco, da Baghdad a Khartoum. Il Cairo non ha seguito nessuno; ha plasmato gli eventi e imposto equazioni.

ree

Dalla leadership alla neutralità...Cosa è cambiato?

Oggi l'Egitto vive un ritmo interno complesso e una realtà regionale che gli impone priorità diverse. L'indebolimento del suo ruolo esterno e la presenza in declino negli affari nazionali hanno spinto molti a chiedersi:

L'Egitto può tornare a essere quello che era un tempo? O il treno della leadership ha abbandonato la sua stazione?

Un ritorno è possibile, ma alle condizioni della nazione.

Un ritorno non è impossibile. L'Egitto possiede gli elementi della forza: un popolo orgoglioso, una posizione strategica, un esercito forte e una storia di influenza. Ma un ritorno richiede una visione d'insieme:

Una visione che creda che la sicurezza degli arabi sia parte integrante della sicurezza dell'Egitto, che la Palestina non sia una questione politica, ma piuttosto una questione identitaria, e che il sostegno del popolo non provenga dalle dichiarazioni del Ministero degli Esteri, ma da posizioni e politiche.

ree

Tra luglio di ieri e luglio di oggi... cosa rimane?

La nostalgia rimane, e così anche il sogno, ma le patrie non si costruiscono solo sui ricordi, ma anche sulla consapevolezza e sulla volontà.

Forse l'anniversario di luglio è l'occasione per una profonda rivalutazione:

Crediamo ancora che la dignità non si possa comprare? E che la vera leadership dell'Egitto non risieda nei traffici di armi, ma nella sua posizione sulle questioni nazionali?

Un'ultima parola

Gamal Abdel Nasser non era un angelo, ma un leader con un progetto.

Ha commesso errori e aveva ragione, ma non si è mai svenduto, non è mai sceso a compromessi e non ha mai contrattato.

È giunto il momento per l'Egitto di riprendersi Abdel Nasser? Non come una copia del passato, ma come uno spirito che ispira il futuro.

Commenti


bottom of page