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Egitto - Investimenti nel Sahara Occidentale e proposta per una forza di pace araba

  • 16 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Assadakah Cairo - L'Egitto ha firmato tre accordi di investimento per un valore di oltre 121 milioni di dollari per l'esplorazione di petrolio e gas nel Sahara occidentale, nel Golfo di Suez e nel Nord Sinai. Lo ha fatto sapere il ministero del Petrolio e delle Risorse minerarie egiziano in un comunicato. Il primo accordo prevede la riassegnazione della zona marittima del Sinai settentrionale alla Perenco Egypt, una filiale della Egyptian-Kuwaiti Holding Company, con un investimento pari a 46 milioni di dollari per la perforazione di tre pozzi, oltre a un bonus alla firma di 1 milione di dollari.

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Il secondo accordo è stato firmato con la società emiratina Dragon Oil per la perforazione di tre pozzi nell'area di East El Hamd, nel Golfo di Suez, con investimenti pari a 40,5 milioni di dollari e un bonus alla firma di 4,5 milioni di dollari. Infine, il terzo accordo è stato firmato con la società statunitense Apache e riguarda un'area integrata di ricerca e sviluppo nel Sahara occidentale, con l'aggiunta di cinque nuove aree. Il valore degli investimenti previsti è di 35 milioni di dollari e comprende la perforazione di 14 pozzi, oltre a un bonus alla firma di 25 milioni di dollari.

Sul fronte della diplomazia per la pacificazione in Medio Oriente, l’Egitto promuove la formazione di una forza araba come la Nato, soprattutto in seguito all’aggressione israeliana al Qatar. Secondo il quotidiano libanese Al-Akhbar, Il Cairo sta riducendo i contatti diplomatici con Israele e sta pianificando la creazione di una forza araba congiunta, che fornisca protezione agli Stati arabi. Il report riferisce che il presidente egiziano Al-Sisi mira a ristabilire il sostegno arabo attraverso la creazione di una forza simile alla Nato che sia in grado di intervenire per proteggere qualsiasi Stato arabo venga attaccato. Questa sarebbe stata lanciata nel contesto di contatti diplomatici, in preparazione al vertice arabo-islamico previsto a Doha. Secondo un alto funzionario egiziano, Il Cairo ripone speranze nel sostegno per l'attuazione concreta di questa proposta, che fu inizialmente avanzata in Egitto circa nove anni fa, ma ha sottolineato che esistono ancora ostacoli pratici all'attuazione della proposta, nel caso venga effettivamente istituita una forza del genere, in particolare riguardo ai tempi di intervento e al meccanismo operativo.

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