Talal Khrais - Israele continua la sua guerra contro Gaza, causando stragi contro i civili, ma tutto questo pare non essere ancora abbastanza, per lo stato occupante. Questa mattina i coloni accompagnati da deputati israeliani, e scortati dai militari, sono entrati a calpestare con le armi la spianata della Moschea di Al-Aqsa. Una reiterata e grave provocazione, che rappresenta il pericolo di una incontrollabile escalation di violenza e sopruso. Diversi colleghi giornalisti che cercavano di documentare l’evento, sono stati picchiati duramente, con gravi danni alle attrezzature di lavoro.
La presidenza palestinese ha condannato l’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, chiedendo l’immediata cessazione. In un comunicato stampa, riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, la presidenza ha chiesto alla comunità internazionale di premere su Israele perché fermi “questa aggressione contro il nostro popolo ovunque, in particolare a Gaza”.
Finalmente qualcuno, a livello internazionale, dice con parole chiare e inequivoche cosa sta accadendo a #Gaza. Si tratta di Francesca Albanese, neo Relatrice speciale dell’ONU sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi occupati: “Condanno gli attacchi aerei israeliani a Gaza condotti asseritamente per "prevenire” la possibile rappresaglia della Jihad islamica per l'arresto del suo leader. Poiché il diritto internazionale consente l'uso della forza solo per autodifesa, l'operazione Breaking Dawn è un flagrante atto di aggressione. Illegale. Immorale. Irresponsabile". Chapeau!
Nel frattempo, Il bilancio delle vittime dell’aggressione a Gaza è salito a 29, oltre a 253 feriti.
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