Gaza - Il Qatar sostiene la mediazione
- Roberto Roggero
- 4 lug
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Assadakah News - Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto una serie di contatti telefonici sul tema della tregua a Gaza. Ha sentito la ministra degli Esteri del Canada, Anita Anand, presidente di turno del G7; il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheik Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani; il ministro degli Esteri dell'Egitto Badr Abdelatty.
Tajani ha confermato "l'impegno totale dell'Italia affinché cessino al più presto le operazioni militari a Gaza. I colleghi mi hanno aggiornato innanzitutto sulle azioni a supporto della tregua che sosteniamo con i governi alleati del G7, e poi direttamente sullo stato del negoziato fra Israele e Hamas. È un momento delicatissimo: per mesi il negoziato è andato avanti senza portarci a risultati perché fino ad oggi hanno prevalso le posizioni più estremistiche. Vanno fermati gli attacchi che coinvolgono i civili palestinesi, vanno liberati gli ostaggi israeliani, bisogna consolidare un cessate il fuoco e riaprire la Striscia agli aiuti umanitari e sanitari. La mediazione di Stati Uniti, Egitto e Qatar deve avere successo, l'Italia farà tutto il necessario nel G7 e nella Ue per sostenere questa mediazione".

Durante l'incontro tra il ministro per gli Affari Strategici israeliani, Ron Dermer, e l’incaricato americano Steve Witkoff, Israele ha comunicato di aver accettato la nuova proposta del Qatar e di essere pronto ad avviare i colloqui indiretti con Hamas per finalizzare l'accordo. La conferma è arrivata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che su Truth ha scritto: "Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra".
Lunedì 7 luglio, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà Trump alla Casa Bianca con cui discuterà anche del cessate il fuoco a Gaza, dove si trovano ancora 50 ostaggi israeliani. Il gabinetto di sicurezza israeliano dovrebbe riunirsi per decidere se inviare una delegazione israeliana in Egitto o in Qatar.
Non è chiaro se l'ultima proposta del Qatar affronti il punto critico fondamentale nei colloqui: la richiesta di Hamas di un fermo impegno degli Stati Uniti che un cessate il
fuoco di 60 giorni porterà a una fine permanente della guerra. Per Israele, qualsiasi cessate il fuoco a lungo termine deve includere la rimozione di Hamas dal potere, lo smantellamento della sua ala militare e l'esilio dei suoi comandanti di alto livello. Israele vuole che Gaza sia amministrata da funzionari palestinesi locali non affiliati a Hamas o all'Autorità nazionale palestinese, con Stati arabi come Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita che svolgono ruoli attivi. Al contempo il gruppo islamista al potere a Gaza finora non ha accettato il suo disarmo.
Per l'Italia la possibilità di un cessate-il-fuoco di 60 giorni "è un passaggio decisivo, che non può essere mancato per nessun motivo. Nessuna delle parti può aggirare questo passaggio, su questo il nostro sostegno in particolare alle proposte dell'Amministrazione americana è chiaro e deciso". Con i Ministri arabi il Ministro Tajani ha discusso delle iniziative concrete che l'Italia potrà svolgere con tutti i suoi partner mediterranei e delle azioni umanitarie che dovranno partire immediatamente appena verranno riaperti i valichi da parte israeliana.
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