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Italia-Algeria: 400 imprese al Forum imprenditoriale A Roma


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Assadakah News Roma

Nel Forum imprenditoriale Italia Algeria con una sessione plenaria in cui si svolgono un segmento sul partenariato ispirato a Enrico Mattei e due panel dedicati alle opportunità di scambi e investimenti e si conclude con gli interventi della presidente del Consiglio Meloni e del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, e con la celebrazione, in loro presenza, di 25 accordi e intese di natura commerciale tra aziende italiane ed algerine. Il Forum imprenditoriale Italia-Algeria, organizzato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con ICE Agenzia, in concomitanza con il quinto Vertice inter-governativo tra i due Paesi. Aperto dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, e dal suo omologo algerino, Ahmed Attaf, il Forum si è sviluppato nel corso della mattinata lungo le tre direttrici dell'energia ed economia circolare, delle infrastrutture e trasporti, e dell'agricoltura sostenibile e industria avanzata. Tra le oltre 250 imprese italiane e 140 algerine presenti ai lavori è stata prevista una sessione dedicata di incontri bilaterali.L'Algeria si conferma tra i mercati ad alto potenziale del Piano dell'export italiano, come primo partner economico dell'Italia nel continente africano. L'energia resta ancora l'architrave del partenariato tra Italia e Algeria, ma la cooperazione si estende anche ad altri settori chiave, come l'industria avanzata, a partire dall'automotive, l'agroindustria, la farmaceutica, l'economia digitale e l'industria della difesa.Per il ministro Tajani l'incontro conferma il rilievo centrale dell'Algeria nella strategia italiana di diplomazia della crescita. "L'Italia vive di export, che rappresenta quasi il 40% del Pil annuo, per un totale di 623 miliardi di euro", ha ricordato il ministro, "ma il nostro obiettivo è arrivare a 700 miliardi entro il 2027 e per questo vogliamo incrementare l'internazionalizzazione delle nostre imprese".

A margine del forum imprenditoriale, il ministro Tajani ha avuto un incontro bilaterale con il ministro Attaf. Il colloquio ha rappresentato l'occasione per ribadire l'impegno congiunto per la stabilità del Mediterraneo. Passando in rassegna i principali dossier internazionali e regionali, i due ministri hanno concordato sulla priorità di arrivare a un cessate il fuoco a Gaza, al rilascio degli ostaggi e alla consegna degli aiuti umanitari alla popolazione civile. È stato quindi confermato il comune impegno per la stabilità della Libia, per cui hanno sottolineato la necessità di rilanciare il processo politico a guida Onu, e per il contrasto al terrorismo e ai traffici illegali nell'area del Sahel.

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Piano Mattei: Sace al fianco delle imprese italiane in Algeria per costruire nuove opportunità in Africa

In occasione del Vertice intergovernativo Italia-Algeria e del Forum imprenditoriale Italia-Algeria organizzato a margine Sace ha confermato il proprio ruolo di partner strategico per la crescita delle imprese italiane in Algeria e in Africa in settori strategici quali agribusiness, infrastrutture e trasporti, rafforzando il sostegno. all'internazionalizzazione e allo sviluppo di filiere ad alto potenziale per il made in Italy nei Paesi africani coinvolti nel Piano Mattei per l'Africa. Nel corso dell'evento - si legge in una nota - Sace ha firmato un Memorandum of understanding con Bf international, società di Bf Spa - principale realtà agroindustriale italiana integrata, attiva lungo l'intera filiera agroindustriale – a supporto della realizzazione di Model farms (aziendeagricole modello) e dello sviluppo di filiere agro-industriali in Algeria e altri Paesi africani, con l'obiettivo di valorizzare la filiera italiana e promuovere

investimenti sostenibili ad alto impatto sociale. Negli ultimi dieci anni, Sace ha emesso garanzie su finanziamenti e contratti in Algeria per circa 2,5 miliardi di euro, contribuendo alla crescita delle imprese italiane sul mercato e abilitando la realizzazione di progetti per un valore complessivo di oltre otto miliardi di euro. Dall'avvio del Piano Mattei per l'Africa, Sace - che presidia il continente con una rete di uffici a Rabat, Il Cairo e Johannesburg - ha assunto impegni nel Paese per circa 1,2 miliardi di euro, a supporto di progetti strategici nei settori chiave dell'energia, dell'agroindustria, delle infrastrutture, dell'automotive e della meccanica strumentale, oltre a operazioni a breve termine destinate alle Piccole e medie imprese italiane.

"L'Algeria e, più in generale, l'Africa rappresentano un'area di straordinaria rilevanza strategica per le imprese italiane, che stanno rafforzando il loro posizionamento in settori chiave dove il Made in Italy puo' contribuire concretamente allo sviluppo sostenibile del continente", ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore delegato di Sace. "Pensare in grande oggi significa creare connessioni solide, mobilitare risorse e generare impatto concreto attraverso progetti di valore condiviso. L'intesa firmata il 3 luglio va in questa direzione,abilitando nuovi investimenti, partnership industriali e opportunità per le nostre imprese italiane, in linea con lavisione del Piano Mattei per l'Africa. Come Sace continueremo a mettere a disposizione tutti i nostri strumenti per supportare chi innova, esporta e costruisce futuro", ha concluso Ricci. "L'accordo siglato oggi con Sace - ha detto Federico Vecchioni, presidente esecutivo di Bf Spa e Amministratore delegato di Bf international - costituisce un ulteriore strumento di rafforzamento e consolidamento finanziario del nostro piano di internazionalizzazione che ci vede protagonisti in Algeria e in altri paesi del continente africano, in America Latina e in Europa e conferma la valenza strategica del comparto agroalimentare nelle dinamiche dei rapporti internazionali del nostro Paese. Bfi attraverso il progetto BFuture farm, infatti, mira a realizzare il più grande giacimento agricolo - alimentare nel Mediterraneo, attraverso progetti di partnership pubblico - privato con soggetti nazionali e internazionali con la peculiarità che tutta la produzione sarà dedicata alle economie dei Paesi partner nei quali verranno realizzati senza logiche di export", ha concluso Vecchioni.

Eni e Sonatrach rafforzano cooperazione per sicurezza energetica

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Eni e Sonatrach hanno firmato un protocollo d'intesa volto a rafforzare la cooperazione nel campo degli idrocarburi, della transizione energetica e delle energie rinnovabili, con particolare attenzione alla sicurezza energetica e allo sviluppo economico dei due Paesi. Lo comunica Eni, specificando che la firma è avvenuta nell'ambito del vertice intergovernativo Italia-Algeria alla presenza del Presidente della Repubblica algerina democratica e popolare Abdelmadjid Tebboune e del Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni.Con questo protocollo, Eni e Sonatrach si impegnano a consolidare la cooperazione per la valorizzazione delle risorse energetiche algerine attraverso nuovi contratti mirati a favorire l'incremento della produzione di gas, e l'estensione dei contratti di approvvigionamento di gas destinato all'export verso l'Italia, sottolinea la nota. Inoltre, le due aziende rafforzeranno la collaborazione nell'ambito delle energie rinnovabili e della transizione energetica, in particolare attraverso la definizione di nuove iniziative. Questo protocollo, prosegue la nota, egue la recente firma tra Eni e Sonatrach dell'accordo dell'area Zemoul El Kbar e l'assegnazione dell'area di Reggane II, che congiuntamente alle iniziative oggetto del protocollo contribuiranno ad incrementare la produzione di gas fino a 5,5 miliardi di metri cubi all'anno al 2028, con investimenti complessivi superiori a 8 miliardi di dollari. Eni, conclude la nota della società, è presente in Algeria dal 1981. Con una produzione netta di circa 137.000 barili di olio equivalente al giorno nel 2024, si conferma la principale compagnia energetica internazionale operante nel Paese.

Le fotografie sono del sito del governo italiano

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