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L’Aja - Intervento del ministro degli Esteri palestinese alla Corte Internazionale

Assadakah News - Il ministro degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese, Riyad Al Maliki, è intervenuto oggi all’Aja, sede della Corte Penale Internazionale: “Per la Palestina è giunto il momento del riconoscimento internazionale e del rispetto del diritto. L’occupazione israeliana è stata ufficialmente dichiarata illegale, e in aperta violazione delle leggi sul rispetto dei diritti umani, dalla stessa Corte Internazionale, la cui sentenza determina la completa cessazione dell’occupazione il più rapidamente possibile.

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La Corte ha inoltre ufficialmente provato che la illegale occupazione israeliana viola in pieno la Carta dei Diritti Umani delle Nazioni Unite e le norme internazionali di giustizia e rispetto dell’umanità, e ha inequivocabilmente dichiarato che tutti gli insediamenti israeliani nei territori palestinesi sotto occupazione, sono assolutamente illegali e devono essere smantellati, oltre a sentenziare che i coloni israeliani devono evacuare il territorio. La Corte ha dichiarato inoltre che l’occupazione israeliana non solo viola, ma eviscera i diritti fondamentali della popolazione palestinese alla autodeterminazione nella propria terra, soprattutto il diritto di avere un proprio stato riconosciuto.

Questa sentenza non potrebbe essere più tempestiva e necessaria, perché il popolo palestinese ha resistito a indicibili sofferenza e continue ingiustizie per decenni. La sentenza della Corte è una rivendicazione della perseveranza e della fermezza del popolo palestinese, e il suo diritto non può più essere negato o rinviato.

La Corte ha reso chiaro che il popolo palestinese è e deve essere unico sovrano nel proprio territorio oggi ancora occupato, compresa Gerusalemme Est, e che la comunità internazionale si deve assumere l’obbligo di rendere pratica tale sentenza, non solo per riaffermare il diritto del popolo palestinese alla autodeterminazione, ma di verificare che tale diritto sia immediatamente realizzato. Tutti gli Stati, e le Nazioni Unite, hanno adesso il dovere di non riconoscere la presenza israeliana nei Territori Palestinesi”.

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