Assadakah News Agency - Poco meno di due milioni di elettori sono chiamati alle urne per le elezioni legislative in Mauritania, per il parlamento formato da 176 seggi, oltre ai 15 consigli regionali e i componenti di 238 Comuni e, di fatto, anche un test sulla popolarità del presidente Mohamed Ould El-Ghazuani, eletto nel 2019, in quello che è considerati il Paese politicamente più stabile della regione del Sahel. Un secondo turno è previsto per il 27 maggio per la metà dei 176 seggi dell’Assemblea.
Sono 25 i partiti politici in lista, primo fra tutti El-Insaf, che ha la maggioranza popolare, seguito dal partito Tawassoul e dal Sawab di ispirazione nazionalista araba, che si presenta in alleanza con il partito Biram Dah Abeid, secondo alle ultime elezioni presidenziali, all’opposizione e fautore dei diritti storici dei discendenti degli schiavi, in un Paese dalla popolazione eterogenea divisa tra mori arabo-berberi, discendenti di schiavi e gruppi di origine sub-sahariana. Gli altri partiti sono assenti da gran parte dei collegi elettorali e non possono rappresentare una minaccia per il partito al governo, che aveva una buona maggioranza nella precedente Assemblea.
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