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Modica (RG)- La resistenza palestinese attraverso le opere di Marc Rudin


Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Il 22 agosto, alle ore 19.30, a Modica (provincia di Ragusa) in via Pizzo n. 42, ci sarà il vernissage della mostra delle opere dell’artista Marc Rudin. Sarà possibile visitare l’esposizione dal lunedì al sabato fino al 22 settembre. Un mese esatto di tempo per potersi immergere nella creazione artistica dell’autore, espressione della sua azione di resistenza palestinese che non ha mai abbandonato nel corso della sua intera vita.

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Infatti, anche dopo trascorsi molto movimentati, nella fase finale della sua esistenza, periodo nel quale si dedicò all’insegnamento, non smise di essere attivo e dipingere in modalità di denuncia. Il suo stile artistico era originale e caratteristico,  spesso incorporava colori audaci e forti a elementi grafici peculiari dell’arte politica rivoluzionaria.

Ma chi era Marc Rudin?

Marc Rudin (1945-2023), noto con il nome di Jihad Mansour, è stato un artista e grafico svizzero, è nato a Zurigo e ha lavorato in Svizzera come grafic designer negli anni ‘60 e all’inizio degli anni ‘70. Era anche un musicista che suonava musica folcloristica in Svizzera e fu proprio qui che si coinvolse sempre più profondamente con i movimenti politici di sinistra venendo a contatto con gli attivisti palestinesi, solidarizzando con la loro causa.

A partire dal 1976, dopo la sua prima visita in Libano, Rudin inizio a creare i suoi primi manifesti a sostegno dei movimenti politici palestinesi, fra cui il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP). I suoi manifesti furono anche utilizzati per  importanti commemorazioni, come la Giornata della Terra o i memoriali di Ghassan Kanafani e come supporto agli appelli per il rilascio dei prigionieri palestinesi.

Nel periodo di esilio tra Beirut e Damasco, in seguito alla condanna in contumacia per un attacco organizzato contro la banca IMEF di Friburgo, ha lavorato in stretto contatto con il FPLP per vari progetti.  In questo periodo ha assunto lo pseudonimo di Jihad Mansour e si è dedicato alla progettazione grafica modernista con elementi arabi tradizionali, finalizzata a valorizzare ed evidenziare i temi della lotta palestinese.

Nel 1982, Rudin ha partecipato alle battaglie difensive di Beirut, insieme ai combattenti palestinesi, durante l’invasione israeliana del Libano. Dopo la caduta di Beirut, insieme agli altri reggimenti, è stato evacuato da Damasco; ha scontato poi una pena detentiva in Danimarca per rapina ed è tornato in Svizzera appena rilasciato. Stabilitosi a Zurigo si è dedicato alla pedagogia, all’insegnamento della storia, della tipografia e teoria del colore con grande dedizione e competenza.

I manifesti che ha continuato a creare fino alla fine della propria vita, sono stati ampiamente riconosciuti nell’ambito dell’arte politica palestinese e della propaganda della fine del XX secolo.

 


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