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Oltre 75 milioni di persone in povertà estrema

Nuove tristi notizie sullo scenario internazionale, dove continua a dominare la diffusione della povertà nel mondo. Dal 2020 al 2023 in tutto il mondo 165 milioni di persone sono state spinte in povertà. Numeri impressionanti quelli riportati dall'Onu in un rapporto, che traccia un bilancio a partire dall'anno in cui è scoppiata la pandemia di Covid-19 per poi proseguire negli anni successivi con l'inflazione e la guerra in Ucraina.

Questi shock mondiali hanno portato 75 milioni di persone a cadere in condizioni di estrema povertà: sono persone che vivono con meno di 2,15 dollari al giorno. Altri 90 milioni si ritroveranno - entro la fine del 2023 - al di sotto della soglia di povertà con 3,65 dollari al giorno."I più poveri soffrono di più e si prevede che i loro redditi nel 2023 rimarranno al di sotto dei livelli pre-pandemia" si legge nel rapporto dell'Onu. "I paesi che investono in reti di sicurezza negli ultimi tre anni hanno impedito a un numero significativo di persone di cadere in povertà", sono le parole di Achim Steiner dell'Undp (il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo).

Il rapporto chiede di fatto una pausa nel rimborso del debito per i paesi in via di sviluppo. "Nei paesi fortemente indebitati esiste una correlazione tra alti livelli di indebitamento, spesa sociale insufficiente e un allarmante aumento dei tassi di povertà".

Ma attenzione povertà, ridurla nel mondo non è più un miraggio, alcuni Paesi sono sulla buona strada e gli Obiettivi dell'Agenda 2030 non sono poi così lontani. Alcuni Paesi sono sulla buona strada e gli Obiettivi dell'Agenda 2030 non sono poi così lontani Il dossier dell''UNDP di Oxford apre spiragli di luce. A segnare piccoli traguardi sono Cambogia, Cina, Congo, Honduras, India, Indonesia, Marocco, Serbia e Vietnam.

L'analisi delle tendenze dal 2000 al 2022, incentrata su 81 Paesi, rivela che 25 di essi hanno dimezzato con successo i livelli di povertà multidimensionale in 15 anni, dimostrando che è possibile ottenere rapidi progressi. A segnare questo piccolo ma importante traguardo sono stati la Cambogia, la Cina, il Congo, l'Honduras, l'India, l'Indonesia, il Marocco, la Serbia e il Vietnam. L'India è uno degli Stati che ha visto una notevole riduzione della miseria, con 415 milioni di persone che sono uscite dalla spirale dell'indigenza in soli 15 anni. 69 milioni di persone hanno migliorato la propria condizione economica e sociale in Cina e 8 milioni in Indonesia. Sono Paesi che hanno dimezzato il loro indice di povertà in un arco di tempo che va da quattro a dodici anni, dimostrando quindi che uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ovvero dimezzare la povertà entro 15 anni, non è poi così utopistico.

Hussein Ghamlouche - Ambasciatore internazionale di pace e di buona volontà

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