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Oriolo (VT) - Serata per Gaza alla Chiesa di S. Anna

  • 7 ago
  • Tempo di lettura: 3 min
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Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Raccoglimento, emozione e serietà hanno caratterizzato la significativa serata intitolata “Vita per Gaza”, del 6 agosto nella chiesa di S. Anna, a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo.

Un incontro che ha voluto far uscire dal silenzio, dalla costernazione, dalla sensazione di impotenza, la popolazione del Comune viterbese, dove la vita scorre tranquilla tra bellezze storiche e naturalistiche.

La serata è stata incentrata su un atteggiamento di introspezione rispetto ai conflitti personali che ciascuno vive nella propria esistenza e di riflessione su ciò che avviene in molte parti del mondo e, nello specifico, a Gaza. Soprattutto si sono voluti valorizzare i segnali positivi di cooperazione, a vari livelli, per la pace.  

La chiesa era gremita, diverse persone hanno assistito pazientemente in piedi, e i partecipanti sono stati accolti da toccanti fotografie raffiguranti l’infanzia negata in Palestina, disposte centralmente sullo sfondo di un telo bianco.

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Don Giorgio Pollegioni, parroco della chiesa ospitante, ha aperto la serata con importanti riflessioni sulla pace interiore e sociale, invitando a coltivare la sensibilità e la solidarietà, unite alla preghiera. Ha fatto poi  riferimento alle parole di sostegno alle popolazioni toccate dai conflitti espresse da papa Francesco e dell’attuale papa Leone XIV, che sono state trasmesse  anche in video. A seguire è stato proiettato un cortometraggio sulla graduale restrizione dei territori palestinesi da parte delle forze

israeliane occupanti.

La cantante e musicista Flavia Laera ha prestato voce e chitarra  all’interpretazione del brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro “Non mi avete fatto niente”, donando un clima di ulteriore raccoglimento musicale.

Ha preso poi la parola il reporter di guerra Talal Khrais che ha condiviso la sua eperienza di inviato nei paesi in conflitto armato e ha espresso amarezza per l’attuale incapacità del mondo politico di gestire relazioni internazionali e di non saper intervenire in modo dilpomatico o incisivo nelle dinamiche di guerra. Khrais ha, inoltre, sottolineato l’importante voce del Vaticano, a volte isolata nel denunciare in modo forte e assertivo la necessità del cessate il fuoco.

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È seguito un momento poetico in cui la scrivente ha letto una propria poesia, “Excalibur”, dedicata alla Palestina, quale antica spina nel fianco del malato mondo.

Le domande aperte riguardo alle motivazioni rispetto a tanta sofferenza procurata dall’uomo sono state veicolate dalla musica e voce di Flavia Laera con l’intramontabile canzone di Bob Dylan, “Blowin’ in the wind”.

A seguire, l’ultimo intervento poetico, sempre della sottoscritta, con la poesia “La pietosa bandiera”, che narra l’immagine di una bimba che corre tra le macerie e cerca di coprire il corpo di sua madre con una stropicciata banbiera della Palestina.

Generosa e importante è stata poi la testimonianza di Alessandra Grossi, tra gli organizzatori della serata, con diverse esperienze di permanenza in Palestina. Toccanti i suoi resoconti che hanno parlato di una vita impossibile nella quotidianità, anche prima del 7 ottobre, e delle modiche territoriali continue a cui i palestinesi hanno assistito nel corso degli anni. L’attivista ha parlato anche delle belle e numerose realtà, di cui poco si conosce, che vedono uniti per il fronte della pace sia ebrei sia palestinesi, uniti anche alle varie organizzazioni di aiuti umanitari.

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Un alltro cortometraggio ha illustrato i vari metodi spacciati per “legali” di espropriazione delle terre palestinesi e di modifica dei confini.

Sentito e accorato l’intervento del sindaco di Oriolo, Emanuele Rallo, che ha voluto condividere le sue personali difficoltà nel gestire le problematiche della situazione a Gaza sia emotivamente sia a livello del territorio che rappresenta. Ha ripercorso un excursus storico per rilevare le differenze di gestione dei conflitti negli ultimi quarant’anni, rilevando un inversione di marcia rispetto all’auspicata pace che dovrebbe portare il mondo moderno e la recrudescenza del sistema bellico come modalità di innesco o di risoluzione dei conflitti tra Paesi.

Il sindaco ha concluso esortando i propri concittadini all’informazione e alla costante ricerca di elementi di comprensione perché altrimenti è impossibile decodificare ciò che sta avvenendo.

A seguire un altro intervento musicale, “L’isola che non c’è” di Edoardo Bennato, cantata da Flavia Laera.

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L’artista Alessia Zicardi ha fatto poi dono, alla chiesa di S. Anna, nella persona del suo parroco, di un suo dipinto intitolato “Quadro per Gaza”.

È seguito lo spazio del dibattito e l’artista Brunella Bassetti (anche lei tra gli organizzatori),  ha concluso la serata ringraziando tutti gli attenti e partecipi presenti, invitando a tenere “aperte le porte dei cuori verso Gaza”, affinché l’impegno e la solidarietà continuino oltre l’evento contingente.

 

 

 

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