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Palestina - Erdogan riunisce ANP e Hamas

Assadakah News Agency - Non pochi ci hanno provato e continuano a provarci, compresa l’ONU, ma senza apprezzabili risultati, per cui vi è un diffuso scetticismo sulla riuscita della mediazione proposta dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan per riconciliare le fazioni palestinesi, perché i fattori in gioco sono molteplici, ma soprattutto dipende da cosa e quanto si è disposti a mettere in gioco, mediatori compresi.

Di fatto, già solo il fatto di essere riuscito a fare incontrare il presidente della Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas, e il capo dell’Ufficio Politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è un innegabile successo della diplomazia turca.

Soluzione a due Stati

Bisognerà ora vedere a cosa porterà tale incontro, avvenuto in Turchia. E’ un importante passo avanti, specialmente in vista dell’imminente incontro dei segretari generali di Hamas e Fatah, braccio politico della ANP, previsto al Cairo a fine luglio, dopo l’ultimo colloquio avvenuto nel luglio dello scorso anno ad Algeri.

Erdogan ha espresso il fermo sostegno alla creazione di uno Stato palestinese indipendente, entro i confini del 1967 e con Gerusalemme Est capitale, e preme sulla comunità internazionale e sull’azione dell’ONU per il raggiungimento di tale obiettivo, per rafforzare le relazioni bilaterali.

Il presidente turco ha espresso profonda preoccupazione per la situazione, la distruzione, l’espansione degli insediamenti illegali e la violenza israeliana, sottolineando che la visione di una soluzione a due Stati è l’unica via percorribile per raggiungere la stabilità, e ha condannato qualsiasi tentativo di alterazione dello Status dei luoghi sacri, specialmente la sacra moschea di Al Aqsa.

Nel caso Erdogan riuscisse nel suo intento, ovvero riappacificare i palestinesi al proprio interno e porre le basi per un ulteriore passo verso la soluzione a due Stati, augurata da molti Paesi arabi, si troverebbe con questi ultimi in una posizione di indubbio vantaggio politico.

Da parte sua, Mahmoud Abbas ha espresso gratitudine per l’incontro, sottolineando l’importanza di tali impegni diplomatici nel rafforzare i legami: “Attribuiamo grande importanza agli incontri e alla cooperazione che migliorano le relazioni tra i nostri Paesi. Le nostre relazioni con la Turchia sono in continuo miglioramento”, ha affermato.

Intanto, nel ruolo di mediatore, Erdogan si prepara a incontrare il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che da parte sua sta incontrando critiche sempre più diffuse, e manifestazioni di protesta in patria.

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