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Palestina – No ambasciata britannica a Gerusalemme

Aggiornamento: 4 ott 2022

Abdul Nasser Abou Aoun - Le autorita' palestinesi hanno affermato che qualsiasi decisione della Gran Bretagna di "rivedere l'attuale posizione" della loro ambasciata in Israele sarebbe una "flagrante violazione del diritto internazionale". Il primo ministro britannico, Liz Truss, a New York per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha parlato ieri al suo omologo israeliano, Yair Lapid, della sua intenzione di "esaminare l'attuale posizione dell'ambasciata britannica in Israele", riferisce Downing Street. Si tratta di un riferimento alla possibilita' di uno spostamento della sede diplomatica da Tel Aviv a Gerusalemme, sulla scia di quanto fatto nel 2018 dall'ex presidente degli Stati Uniti. Donald Trump.

L'allora inquilino della Casa Bianca aveva cosi' riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele, suscitando cosi' l'ira dei palestinesi che aspirano a fare della parte orientale della citta' la capitale del loro futuro Stato. "Ringrazio la mia buona amica, il primo ministro britannico Liz Truss, che ha annunciato di guardare con favore al trasferimento dell'ambasciata britannica a Gerusalemme", ha scritto giovedi' Lapid su Twitter.

Hamas protesta contro la valutazione della possibilità di un trasferimento della ambasciata della Gran Bretagna da Tel Aviv a Gerusalemme, annunciata dopo l'incontro di ieri fra la premier Liz Truss con il suo omologo israeliano Yair Lapid. Uno sviluppo del genere, secondo Hamas, "significa sostegno agli occupanti ed ostilità contro il nostro popolo". "Questa mossa - ha aggiunto Hamas - non garantirebbe comunque agli occupanti alcuna legittimazione, nemmeno su un centimetro del nostro territorio". Hamas ha anche notato polemicamente che ieri, alle Nazioni Unite, il presidente della Autorità nazionale palestinese Abu Mazen si è incontrato con Truss: un colloquio avvenuto comunque, a quanto pare, prima che si diffondessero le prime informazioni su un eventuale trasferimento della ambasciata britannica. Abu Mazen progetta di rivolgersi domani alla Assemblea generale.

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