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Qatar - Ministro Energia: “Ci sarà instabilità per forniture di gas”

Assadakah News Agency - Il ministro dell’Energia del Qatar e CEO di Qatar Energy, Saad Al Kaabi, ha dichiarato che ci sarà un periodo di instabilità, per quanto riguarda le forniture di gas naturale: “Stiamo portando molto gas sul mercato, ma non è abbastanza”. L’annuncio è stato fatto nel corso della Conferenza del Consiglio Atlantico ad Abu Dhabi. Il ministro dell’Energia del Qatar, uno dei principali fornitori di GNL per l’Europa e non solo, ha poi proseguito: “Le sfide energetiche non sono finite: il mondo avrà bisogno di gas naturale per molto tempo, e sono necessari maggiori investimenti per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e prezzi accessibili durante la transizione energetica globale”.

Qatar ed Emirati Arabi Uniti stanno concentrando l’attenzione sul mercato del gas, mentre l’Europa cerca di sostituire le importazioni di energia dalla Russia.

Il concetto è piuttosto semplice: i mercati del gas naturale potrebbero subire oscillazioni per i prossimi anni perché c’è ancora troppo poca offerta per soddisfare la crescente domanda.

Il prossimo inverno potrebbe essere difficile per i consumatori di gas nell’emisfero settentrionale, ha affermato il ministro, poiché probabilmente faranno fatica a ricostituire le proprie scorte in assenza di flussi dalla Russia.

I prezzi del gas sono aumentati vertiginosamente, per poi crollare dalla metà del 2022 con il rallentamento delle economie e grazie all’aumento delle importazioni di GNL da parte dell’Europa, anche dal Qatar. Tuttavia, prezzi restano molto al di sopra delle medie storiche, e potrebbero rimbalzare se la riapertura economica della Cina porterà ad aumentare gli acquisti.

“Ci sono molti acquirenti europei e asiatici, ed esiste la reale possibilità che entro la fine dell’anno l’intera espansione del Qatar sia esaurita”, ha affermato ancora Al Kaabi.

Il Qatar, che compete con gli Stati Uniti come primo esportatore mondiale di GNL, sta investendo circa 45 miliardi di dollari per aumentare la produzione di quasi il 60%, ma il progetto non sarà finito prima del 2027.

Nel 2023 il Qatar firmerà anche i cosiddetti accordi di prelievo per le sue attività di GNL negli Stati Uniti. Il Paese del Golfo Persico, infatti, possiede il 70% del terminal di esportazione Golden Pass, in Texas. C’è molto movimento nel settore energetico e, nello specifico, tra attori ormai cruciali come le monarchie del Golfo. È la nuova geopolitica che avanza, con tutti i dubbi che ne conseguono. L’Europa, però, rischia di restare intrappolata in una crisi assai complessa e difficile da risolvere.

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