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Immagine del redattoreAssadakah redazione

Riforme in Arabia Saudita: un passo verso il futuro

 

Negli ultimi anni, l'Arabia Saudita ha intrapreso un ambizioso percorso di riforme che mira a modernizzare il paese e a migliorare il benessere dei suoi cittadini, in particolare delle donne. Un recente sviluppo significativo è la decisione del Consiglio della Shura (l'assemblea consultiva del regno) di approvare un emendamento alla legge sul benessere dei minori. Questo cambiamento legislativo prevede il divieto completo dei matrimoni per i minori di 15 anni e stabilisce nuove regole per i matrimoni tra i 16 e i 18 anni, un passo cruciale verso la tutela dei diritti dei più giovani.

 

 

-Empowerment Femminile e Leadership

 

Il principe ereditario Mohammed bin Salman ha avviato una massiccia campagna per dare potere alle donne, con l'obiettivo di includerle in ruoli di leadership nel governo, all'interno dell'assemblea e nel settore privato. A dimostrazione di questi sforzi, Shihana Alazzaz è stata nominata come la prima vicesegretaria generale donna del gabinetto saudita, entrando nel prestigioso elenco di Forbes del 2020 delle 100 donne più potenti del Medio Oriente.

 

Un'altra figura di rilievo è la principessa Haifa bint Mohammed Al Saud, ex viceministro del turismo, che nel luglio 2022 è stata nominata viceministro del turismo, responsabile dell'attuazione della strategia turistica del regno. Inoltre, nel giugno 2022, Sheila Alrowaily, ex leader di Saudi Aramco, è diventata la prima donna a far parte del consiglio di amministrazione della banca centrale saudita, segnando un passo significativo nella rappresentanza femminile nei settori chiave della governance economica.

 

- Cambiamenti Culturali e Riforme Economiche

 

Sotto la guida del principe ereditario, il regno ha anche avviato un programma noto come "Vision 2030", che cerca di ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio e a promuovere lo sviluppo di altri settori, inclusi turismo, tecnologia e agricoltura. Grande attenzione è stata data al restauro dei beni archeologici ( nascita e fioritura di Al Ula), alla promozione del cinema, del teatro e della musica, come dimostrato dalla partecipazione saudita al Festival di Cannes del 2023.

 

In parallelo, il governo ha avviato una liberalizzazione religiosa, allentando diverse restrizioni sulle pratiche religiose. A partire dal 2018, i poteri della polizia religiosa, un tempo onnipresenti, sono stati notevolmente ridotti. I cinema, che erano stati vietati per anni, hanno riaperto, permettendo ai cittadini di godere di spettacoli pubblici e promuovendo una maggiore libertà culturale.

 

- Lotta alla Corruzione e Nuove Relazioni Internazionali

 

Nel campo della governance e dell'integrità pubblica, la campagna anti-corruzione lanciata nel 2017 ha portato all'arresto di numerosi funzionari e imprenditori di alto livello, dimostrando un impegno serio nella lotta contro la corruzione, obiettivo cruciale per una governante moderna.

 

-Politica Estera 

 

Sul fronte internazionale, il principe ereditario ha adottato una posizione più assertiva, coinvolgendosi attivamente in questioni regionali, tra cui la guerra in Yemen e aprendo un dialogo con paesi come Israele. MBS ha cominciato a fare " hedging" ,termine che in gergo finanziario indica la copertura del rischio.Le recenti relazioni diplomatiche riavviate con l'Iran, grazie alla mediazione della Cina, li sviluppi di rapporti eccellenti con la Russia ,segnano un significativo cambiamento nel panorama geopolitico del Medio Oriente, ponendo le basi per una nuova era di cooperazione e stabilità nella regione.

 

Le riforme attuate in Arabia Saudita rappresentano un importante passo avanti verso un futuro più inclusivo e progressista. Queste iniziative non solo mirano a tutelare i diritti delle donne e dei minori, ma anche a sviluppare una società civile più aperta e dinamica. Il principe MBS è un vero modernizzatore: ha il grande merito di aver chiuso I rubinetti dei petrodollari che finanziamento il terrorismo jihadista; di aver esautorato il clero islamico più fondamentalista.

 

 

Chiara Cavalieri 

 

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