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Roma - Ambasciatrice Palestina ad Assadakah: "Sorpresa dal governo italiano"

Assadakah News Agency - Un incontro molto significativo e importante, quello avvenuto il 6 luglio fra la delegazione della associazione italo-araba Assadakah e l’ambasciatrice dello Stato di Palestina, S.E. Abeer Odeh, nel quale si sono discussi i controversi rapporti bilaterali e gli sviluppi della situazione attualmente in atto in Cisgiordania, in particolare nell’area della città e del campo profughi di Jenin, sottoposto ad attacchi in forze delle truppe di occupazione israeliane.

A rappresentare Assadakah, oltre al responsabile delle relazioni internazionali, Talal Khrais, che ha svolto anche l’importante ruolo di interprete, vi erano Silvia Boltuc, Mohamed Youssef, Marwa al Khayal ed Elisa Gestri, componenti del direttivo dell’associazione stessa.

I portavoce di Assadakah hanno anzitutto espresso totale supporto e vicinanza alla popolazione palestinese in generale, e specificatamente con riferimento agli ultimi avvenimenti, per altro ancora in corso a Jenin, e non hanno mancato di evidenziare la differenza di rapporti fra comunità internazionale e Palestina, a seconda della valenza e del settore specifico e soprattutto in relazione ad altre condizioni di ingiustizia sociale che si verificano in altri contesti. Di certo, gli italiani, a differenza del proprio governo, condividono la resistenza del popolo palestinese, e Assadakah è da sempre portavoce di tale condizione, svolgendo la propria funzione nel mantenere viva l’informazione verità su ciò che realmente avviene nei Territori Occupati, sia nella Striscia di Gaza che in Gisgiordania.

S.E. Abeer Odeh, ringraziando Assadakah per il continuo e profondo impegno nella divulgazione della verità dei fatti, ha dichiarato: “Effettivamente c’è ancora molto lavoro da fare, a partire dal cambiamento di opinione avvenuto proprio in Italia, a livello governativo, con posizioni che fanno apparire il Paese più estremista di quanto lo siano gli Stati Uniti.

Anche e soprattutto in sede ONU, il cambiamento di orientamento dell’Italia è stato a dire poco sorprendente, con definizioni che non rientrano per niente nella abituale considerazione che l’Italia ha sempre avuto riguardo la Questione Palestinese, come in occasione dell’Assemblea ONU sui Diritti Umani, dedicata espressamente ai diritti della popolazione palestinese, dove l’Italia è stata fra i pochissimi Paesi che ha votato contro la Risoluzione delle Nazioni Unite, come ha votato contro un’altra Risoluzione che comprendeva provvedimenti contro l’occupazione nel caso di palese lesione dei diritti umani e delle libertà fondamentali della persona. Ho chiesto ad alcuni dirigenti e responsabili di governo italiani, se tale decisione fosse stata la stessa anche nel caso dell’Ucraina, e mi è stato risposto ‘certamente no’. Questo la dice lunga sulle convenienze di un governo o di un altro che mette in pratica due pesi e due misure, anche nel caso si tratti di diritti umani e di occupazione o aggressione illegale. Questo è un atteggiamento che non esito a definire criminale, perché legittima uno stato di occupazione e violenza senza alcun diritto. Sono soprattutto sorpresa di sentire il ministro degli Esteri italiano, e altri rappresentanti del governo, definire i palestinesi come terroristi e colpevoli di aggressione contro gli israeliani, quando la verità manifesta e sotto gli occhi di tutti è esattamente l’opposto.

Sono dichiarazioni contrarie al diritto internazionale, perché non fanno alcun riferimento alle responsabilità del vero aggressore, definendo inoltre Israele come uno Stato democratico quando è uno Stato occupante che non rispetta le Risoluzioni ONU e il diritto internazionale.

In questo senso, so bene quale sia l’impegno di Assadakah, e confido in questa vostra organizzazione perché continui a insistere nel chiarire quale sia realmente la verità dei fatti, perché so che il popolo italiano, che comprende il popolo palestinese, non è disposto ad accettare questo falso orientamento e non accetta che i diritti umani vengano continuamente violati”.

Al termine dell’incontro, la associazione italo-araba Assadakah ha onorato S.E. Abeer Odeh, in rappresentanza del popolo palestinese, con una targa a simbolo del reciproco impegno per la divulgazione della verità.

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