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Roma - Rafforzati i legami con Baku

  • 28 lug
  • Tempo di lettura: 2 min
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Letizia Leonardi (Assadakah News) - Dopo gli acquisti di aziende militari italiane da parte della Turchia, si rafforza la cooperazione militare tra Italia e Azerbaijan che segna un nuovo salto di qualità. Durante la visita ufficiale del Capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, Generale Luciano Portolano, a Baku il 23 e 24 luglio, si è consolidato un partenariato strategico con il Colonnello Generale Karim Valiyev, omologo azero, alla presenza del Ministro della Difesa Zakir Hasanov e dell’Ambasciatore italiano Luca Di Gianfrancesco.

L’incontro ha avuto come obiettivo il rafforzamento della collaborazione bilaterale in ambito militare, tecnico e formativo. Al centro dei colloqui, una visione condivisa di sicurezza, la cooperazione industriale e il potenziamento della formazione congiunta. Si tratta di un dialogo fondato su un approccio multidisciplinare, destinato ad ampliarsi nel lungo periodo.

Il Ministro Hasanov ha elogiato il livello delle attuali relazioni, definendo il partenariato militare con l’Italia “strategico”, soprattutto alla luce delle crescenti sinergie in campo tecnico. Dal canto suo, l’ambasciatore Di Gianfrancesco ha confermato la piena sinergia tra le istituzioni italiane, sottolineando la coerenza del dialogo con le linee guida del MAECI e del Ministero della Difesa.

Sul piano operativo, sono già stati attivati progetti concreti: in ambito aeronautico, si fa riferimento agli elicotteri AW139, AW109 SP e AW189 prodotti da Leonardo, e ai velivoli da trasporto C-27J Spartan. Sul fronte formativo, 19 militari azeri parteciperanno a corsi di addestramento in istituzioni italiane, segnando una nuova fase di cooperazione militare avanzata.

La cooperazione nel settore della difesa si inserisce in un contesto più ampio che vede Italia e Azerbaijan già partner in ambiti energetico, educativo e tecnologico. L’Italia è uno dei principali investitori a Baku, con progetti congiunti di rilievo come l’Italy-Azerbaijan University e un interscambio economico valutato in miliardi di dollari.

Il rafforzamento della collaborazione militare, dunque, non rappresenta un episodio isolato ma un tassello strategico nel quadro della politica estera italiana nel Caucaso meridionale. Un’area oggi più che mai cruciale per gli equilibri energetici, geopolitici e di sicurezza dell’intera regione euroasiatica.

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