
Maddalena Celano (Assadakah News) - Il 20 gennaio 2025, il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha emesso un ordine esecutivo che ha ripristinato diverse misure restrittive contro Cuba, tra cui la sua re-inclusione nella lista unilaterale degli "sponsor" statali del terrorismo. Questa decisione, ampiamente criticata dalla comunità internazionale, è stata definita un passo indietro significativo nel tentativo di migliorare le relazioni tra i due Paesi. Tra i commenti più significativi spicca quello di Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha denunciato la mossa come ingiustificata e dettata da obiettivi politici piuttosto che da considerazioni legittime sulla lotta al terrorismo.
Un Pretesto Privo di Fondamento
Maria Zakharova ha sottolineato che non esistono prove che dimostrino un coinvolgimento di Cuba nel terrorismo internazionale. La precedente amministrazione statunitense, guidata da Barack Obama, aveva riconosciuto l’impeccabile reputazione di Cuba come attore impegnato nella cooperazione internazionale contro il terrorismo, rimuovendo il Paese da questa lista nel 2015. Tornare su questa decisione appare, secondo Zakharova, un pretesto per giustificare ulteriori restrizioni economiche e finanziarie volte a destabilizzare l'isola.
La decisione di re-includere Cuba nella lista sembra motivata più da ragioni ideologiche che da fatti concreti. Il riferimento, nell’ordine esecutivo di Trump, a "pratiche illegali e radicali" appare una giustificazione vaga e priva di connessione con la realtà cubana. L'obiettivo reale, sostiene la portavoce russa, è quello di inasprire il blocco economico e di fomentare il malcontento sociale per forzare un cambio di governo.
Le Conseguenze del Blocco Economico
Il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba da oltre 60 anni è uno dei più duri e prolungati della storia moderna. Le sue conseguenze sulla popolazione cubana sono devastanti: carenze di beni di prima necessità, difficoltà nell’accesso a tecnologie mediche avanzate e ostacoli alla crescita economica. La re-inclusione di Cuba nella lista degli sponsor del terrorismo aggrava ulteriormente questa situazione, limitando la capacità del Paese di accedere a finanziamenti internazionali e di stabilire relazioni economiche normali.
Secondo Zakharova, questa politica è non solo inefficace, ma anche disumana. Nonostante decenni di pressioni, il popolo cubano ha dimostrato una resilienza straordinaria, continuando a sostenere il sistema socialista e rifiutando tentativi di ingerenza esterna.

Il Ruolo delle Donne Cubane nella Resistenza
In questo contesto di sfide, il ruolo delle donne cubane è fondamentale. La Federazione delle Donne Cubane (FMC) è stata storicamente una forza trainante nella costruzione di una società più equa e giusta. Le donne cubane non solo partecipano attivamente alla vita politica e sociale del Paese, ma rappresentano anche un simbolo di resistenza contro le ingiustizie internazionali. La loro determinazione a difendere la sovranità nazionale e i valori della Rivoluzione Cubana è un esempio per i movimenti femministi e progressisti di tutto il mondo.
Solidarietà Internazionale - La Posizione della Russia
La Russia, come dichiarato da Zakharova, continuerà a sostenere Cuba nella sua lotta contro il blocco e a chiedere la rimozione del Paese dalla lista degli sponsor del terrorismo. Questa solidarietà si inserisce in una lunga tradizione di alleanza tra Mosca e L’Avana, basata su principi comuni di autodeterminazione e giustizia sociale.
Il supporto internazionale è cruciale per contrastare le politiche unilaterali degli Stati Uniti e per promuovere un sistema globale più equo. L’impegno della Russia è un esempio di come la cooperazione possa aiutare a difendere i diritti dei popoli contro le pressioni imperialistiche.
Conclusione - Un Appello alla Giustizia Globale
La re-inclusione di Cuba nella lista degli sponsor del terrorismo è una decisione politicamente motivata, che ignora i fatti e le conseguenze umanitarie. La comunità internazionale deve unirsi nel condannare queste politiche e nel sostenere il diritto del popolo cubano a determinare il proprio destino senza interferenze esterne.
In questo scenario, le donne cubane rappresentano una forza ispiratrice, dimostrando che la resistenza non è solo possibile, ma anche necessaria. La loro lotta quotidiana per la sovranità, l’uguaglianza e la giustizia è un simbolo di speranza per chiunque creda in un mondo più giusto.

Le Donne Cubane in Prima Linea - Resistenza, Rivoluzione e Solidarietà
Traduzione in italiano della dichiarazione della Federazione delle Donne Cubane del 5 apr 2017
Ancora una volta, il contesto internazionale è segnato dalla presenza di un governo imperialista in decadenza, che cerca, con misure coercitive e interventiste, di rafforzare il proprio sistema di dominazione misogino e patriarcale.
La Federazione delle Donne Cubane, di fronte a questa realtà che non ci sorprende, denuncia fermamente le misure adottate dal presidente Donald Trump contro Cuba e il suo popolo. Queste misure mirano a minare la sovranità nazionale, l'unità, la pace, lo sviluppo sostenibile, la sicurezza e i diritti umani, cercando di influenzare il nostro sistema socialista.
La storica mancanza di etica e coerenza dei governi nordamericani si inserisce in un lungo percorso di aggressioni e ostilità con l'obiettivo di destabilizzare le conquiste ottenute dal nostro popolo nel cammino verso l'uguaglianza e la giustizia sociale; un blocco come risposta all’impotenza di fronte al riconoscimento e alla simpatia che questa eterna isola ribelle riscuote nel mondo.
Ci rifiutiamo di essere vittime di politiche che cercano di privare le donne dei loro diritti e delle loro opportunità. Di fronte a ogni nuova sfida, si rafforza la capacità di resistenza e di lotta che ha messo alla prova il nostro coraggio, il nostro profondo fervore patriottico, la nostra partecipazione insieme al popolo nella magnifica opera che stiamo costruendo, e la nostra decisione di difendere la Patria e il socialismo, a qualunque costo.
Che chiarezza quella di Fidel e Vilma quando, quel 23 agosto, fecero nascere l’Organizzazione che ci unì sotto una sola parola: cubane! Niente fermerà questo esercito che trasforma lo sforzo quotidiano in grandi imprese.
Facciamo del nostro tempo un canto alla vita, alla Patria; facciamo una tribuna contro l’odio di chi non sopporta che a Cuba vibri la Rivoluzione delle Donne.
Ribadiamo la volontà delle donne cubane di combattere, combattendo; di lottare, lottando; e di vincere, vincendo. Perché finché ci sarà una donna in piedi, continuerà a difendere, con il suo sangue, la Bandiera della Stella Solitaria. La Patria, in quest’ora, può contare sulle sue figlie. Cuba vincerà!
Segretariato Nazionale FMC
Commento
Questa dichiarazione rappresenta un grido di resistenza che intreccia il ruolo delle donne cubane con la difesa della sovranità nazionale e del socialismo. È un testo che richiama l'orgoglio di un popolo che ha costruito una rivoluzione non solo politica, ma anche sociale e di genere, e sottolinea la centralità delle donne come protagoniste del cambiamento.
In un mondo in cui il patriarcato e il neoliberismo continuano a tessere alleanze oppressive, la posizione della Federazione delle Donne Cubane si staglia come un esempio di lotta collettiva e organizzata. Non si tratta solo di difendere un’ideologia politica, ma di preservare conquiste storiche che hanno permesso alle donne cubane di accedere a opportunità che in molti altri contesti rimangono neglette o marginali.
Questa dichiarazione ha un forte potenziale ispiratore per i movimenti femministi globali: afferma che il progresso sociale non è un dono del potere, ma il risultato di una resistenza continua, fatta di battaglie quotidiane. Il richiamo a Fidel e Vilma non è solo commemorativo, ma un modo per riconoscere la continuità storica del contributo delle donne alla rivoluzione cubana.
In un’epoca di crisi globale, in cui molte donne vedono i propri diritti minacciati da politiche conservatrici e reazionarie, l’esempio delle donne cubane ricorda che la lotta per l’uguaglianza e la giustizia sociale deve essere incessante, coraggiosa e collettiva. La loro determinazione a difendere la "Bandiera della Stella Solitaria" non è solo una questione nazionale: è un simbolo universale del potere trasformativo delle donne unite.
Traduzione e commento di Maddalena Celano

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