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Sudan – Concluso accordo per sicurezza dei confini

Assadakah News Agency - La creazione di una forza di sicurezza congiunta attiva lungo i duemila chilometri di confine che dividono Sud Sudan e Sudan è stata annunciata dai presidenti dei due Paesi, rispettivamente Salva Kiir e il generale Abdelfattah al-Burhan. Lo si apprende da un comunicato congiunto dei due governi pubblicato dopo un incontro fra i due leader che si è svolto a Juba, la capitale sud sudanese.

Stando a quanto si legge dal documento, rilanciato sulle pagine social dei rispettivi ministeri degli Esteri, le parti hanno istituito una forza di sicurezza congiunta per "la prevenzione dell'infiltrazione di armi illegali" e con l'obiettivo di "combattere le forze ostili e le loro attività lungo il confine condiviso" fra i due Paesi.

Nel comunicato i due presidenti affermano che "il consolidamento della pace interna nei due Paesi è esclusiva responsabilità delle forze di sicurezza nazionali" ma aggiungono che "un approccio bilaterale collaborativo può aiutare in modo efficace ad affrontare le questioni interne fra i due Paesi". Nel comunicato si annuncia quindi che le forze di sicurezza dei due Paesi svolgeranno "incontri con cadenza regolare" per "condividere informazioni di intelligence" e "coordinare azioni verso eventuali minacce".

Il Sud Sudan ha ottenuto l'indipendenza dal Sudan con un referendum nel 2011. Negli ultimi 50 anni la regione occupata dai due Paesi è stata teatro di almeno due guerre civili che hanno provocato la morte di milioni di persone. L'area di Abyei, approssimativamente al centro del confine fra Juba e Khartoum, rimane una regione contesa e soggetta a uno statuto amministrativo speciale. Nel comunicato i presidenti dei due Paesi hanno esortato l'attuale meccanismo di determinazione delle frontiere in quell'area a organizzare nuovi incontri, come stabilito in una riunione che si è tenuta lo scorso ottobre a Khartoum, e a "raddoppiare gli sforzi" per arrivare alla individuazione dello status finale dell'area. Kiir e al-Burhan hanno anche evidenziato la necessità di rivedere entro un mese tutti i meccanismi attuativi di un accordo di cooperazione siglato fa Juba e Khartoum sotto l'egida dell'Unione Africana nel 2012, all'indomani dell'indipendenza sud sudanese. L'intesa è l'attuale quadro di riferimento della cooperazione fra i due Paesi.

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