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Immagine del redattoreLetizia Leonardi

Teheran - Raggiunto un primo accordo tra Armenia e Azerbaijan


Letizia Leonardi e Talal Khrais - Nove punti per siglare un accordo tra la Repubblica d'Armenia e l'Azerbaijan, Si è tenuto oggi nella capitale iraniana un importante incontro fra i ministri degli Esteri armeno Ararat Mirzoyan e il suo omologo azero Jeyhun Bayramov. La strada appare ancora lunga ma oggi, 23 ottobre 2023, si è stabilito il rispetto della sovranità e dell’inviolabilità dei confini riconosciuti a livello internazionale, vietare minacce o l’uso della forza e .la risoluzione pacifica delle controversie, degli interessi reciproci e delle relazioni di buon vicinato, nonché della cooperazione economica tra i sei Paesi partecipanti.

Il prossimo incontro è previsto in Turchia nel 2024. A questo primo colloquio erano presenti, oltre alle parti interessate, i ministri degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian, il turco Hakan Fidan e il russo Sergej Lavrov. Dopo questo incontro il governo di Baku potrebbe

decidere di sbloccare il Corridoio di Zangezur che faciliterebbe i collegamenti fra

l'Azerbaijan, la sua enclave del Nakhichevan e la Turchia. Tale

operazione comporterebbe un'invasione del territorio sovrano dell'Armenia, una

chiara violazione del diritto internazionale che Aliyev ha sinora

smentito di voler perseguire. La piccola Repubblica caucasica è infatti territorio sovrano, al contrario dell'auto proclamata Repubblica dell'Artsakh che non aveva avuto il riconoscimento internazionale, nonostante avesse seguito ciò che prevedeva la legislazione sovietica in vigore in quel periodo.

Oggi il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunya Mijatovich, ha incontrato a Baku i rappresentanti della "Comunità dell'Azerbaijan occidentale" nell'ambito della sua visita nella regione. Un primo importante passo verso un accordo di pace definitivo.

Si tratta di un'organizzazione non governativa costituita per denunciare le menzogne diffuse dagli azeri sulla deportazione di massa di azeri dall'Armenia. Un piano strategico che mira, con molta probabilità, a giustificare le rivendicazioni del diritto territoriale dell'Azerbaijan su Syunik e Vayots Dzor e sull'intero territorio dell'Armenia.

È stato inoltre sottolineato che la comunità internazionale dovrebbe adottare misure urgenti sanzionatorie per le violazioni dei diritti umani compiuti dalla dittatura di Aliyev. Mijatovich, nel suo intervento, ha sottolineato l'importanza del diritto al ritorno dei rifugiati, compresi gli azeri espulsi dall'Armenia, e ha ribadito che la soluzione di questo problema richiede una volontà politica.


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