Vaticano - 10° Anniversario dell’Accordo Palestina-Santa Sede
- Roberto Roggero
- 26 giu
- Tempo di lettura: 3 min
(a cura dell’Ambasciata di Palestina presso la Santa Sede) - "Il 10° Anniversario dell’Accordo Globale fra Stato di Palestina e Santa Sede arriva in un momento storico particolarmente difficile per la causa palestinese, fra i reiterati tentativi di indebolirlo, se non di eliminarlo del tutto, da parte del governo di estrema destra israeliano.
Nel suo nucleo principale, l’accordo sancisce il profondo rapporto storico e culturale fra Santa Sede e la popolazione palestinese in Tera Santa. Riafferma inoltre il diritto del popolo palestinese alla auto-determinazione e il diritto a libertà, sicurezza, dignità e alla creazione di uno stato indipendente basato sulla legittimità e sul diritto internazionale, sanciti dalle Risoluzioni ONU.

Lo Stato di Palestina ha avuto il riconoscimento, da parte della Chiesa Cattolica, alla piena libertà, sia in parole che nei fatti, e la Palestina ha accolto le intenzioni della Santa Sede per adempiere alla sua missione religiosa, morale, educativa, sociale e caritatevole. La Palestina ha concesso alla Chiesa Cattolica di organizzare i propri affari interni, compresa la concessione al tribunale ecclesiastico latino della libertà di applicare il diritto canonico, sulla base del riconoscimento, da parte della Palestina, della personalità giuridica della Chiesa Cattolica.
In linea con il l’obiettivo di rafforzare e proteggere la presenza ecclesiastica cristiana in Terra Santa, lo Stato di Palestina ha esentato le proprietà della Chiesa da ogni tipo di tassazione e ha garantito la piena autorità dei tribunali ecclesiastici su questioni di adozione fra cristiani, secondo la legge sullo status della Chiesa, e ha affermato il rispetto per qualsiasi protezione dello status quo legale nei luoghi sacri cristiani.
In tutto ciò, la leadership palestinese, guidata dal presidente Mahmoud Abbas, ha continuato a impegnarsi per l'attuazione dell'accordo. L'Alto Comitato Presidenziale per gli Affari Ecclesiastici, guidato da Ramzi Khoury, ha profuso ogni sforzo per tutelare l'accordo, e coordinarsi con i ministeri e le istituzioni palestinesi competenti. Ciò riflette l'impegno del governo palestinese per l'attuazione e il rafforzamento del tessuto sociale palestinese, sia musulmano che cristiano, sulla base di pari diritti di cittadinanza.

Vale la pena notare che uno dei principali risultati di questo modello è stata l'inaugurazione dell’Ambasciata dello Stato di Palestina presso la Santa Sede, con la benedizione di papa Francesco e alla presenza del presidente Mahmoud Abbas, a conferma delle speciali relazioni fra i due Stati. Da quel momento, l’Ambasciata e il suo staff hanno lavorato per salvaguardare l’accordo e i relativi progressi e risultati, proteggendo gli interessi dello Stato palestinese, per incrementare e assicurare la propria presenza in tutti gli eventi e attività della Santa Sede.
L’Ambasciata è costantemente impegnata nell’organizzazione di eventi culturali, artistici e religiosi, per presentare il ricco patrimonio e la storia profondamente radicata della Palestina. Il suo obiettivo è trasmettere un messaggio di civiltà, sottolineando e ricordando costantemente al mondo che la culla del Cristianesimo è nella città della Natività, Betlemme, dove nacque Cristo, e che il compimento della storia della salvezza e l'essenza della fede cristiana si incarnano a Gerusalemme, lungo la Via Dolorosa, e nel cuore della Chiesa di Terra Santa di Palestina.
In conclusione, dieci anni dopo la forma dell’Accordo Globale, guardiamo ancora avanti, e non vediamo l'ora di rafforzare ulteriormente questo illustre rapporto con la Santa Sede, e continuare gli sforzi congiunti per far sentire la voce della verità e della giustizia, per fermare l'oppressione subita dal nostro popolo, che ancora soffre sotto la tirannia di Erode, e per realizzare l'indipendente Stato di Palestina, dove prevarranno dignità e libertà".
Comments