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Yemen - Ultimatum agli Houthi: “Stop attacchi nel Mar Rosso”

Assadakah News Agency – Da Washington comunicazione perentoria alle autorità Houthi dello Yemen: cessare immediatamente gli attacchi alle navi di qualsiasi tipo, in transito da e per il Mar Rosso, che mettono a rischio vite innocenti e con il pericolo di irreparabili danni ambientali, per ristabilire il traffico marittimo attraverso il Golfo di Aden e gli stretti di Hormuz e Bab el Mandeb.

Dopo 30 giorni di ostilità e 24 attacchi lanciati contro navi mercantili e militari inviate in missione di pattugliamento e protezione del traffico marittimo, gli USA hanno diffuso una dichiarazione congiunta di Stati Uniti, Australia, Bahrain, Belgio, Canada, Danimarca, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Gran Bretagna, con la coalizione internazionale, forte del consenso di 44 Paesi. Gli attacchi Houthi sono definiti illegali, inaccettabili e destabilizzanti, senza alcuna giustificazione legale per prendere di mira navi da guerra e mercantili.

Economia mondiale a rischio

La coalizione internazionale, USA in primis, pare abbia già preso in considerazione di colpire obiettivi militari e basi Houthi, per mostrare le capacità offensive del dispositivo, e scoraggiare ulteriori attacchi.

Il 15% del commercio marittimo globale passa attraverso il Mar Rosso, e le compagnie di navigazione continuano a reindirizzare le loro navi attorno al Capo di Buona Speranza, per non rischiare, ma sono costrette a sostenere pesanti costi aggiuntivi e settimane di ritardo.

Gli Stati Uniti ritengono gli Houthi responsabili delle conseguenze qualora dovessero continuare a minacciare vite umane, l’economia globale e il libero flusso del commercio nelle vie navigabili critiche della regione.

Una dichiarazione che ha il tono di un ultimatum, proprio perché ci si augura non venga ignorata, perché potrebbe portare infiammare ulteriormente il Medio Oriente.

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