Talal Khrais e Letizia Leonardi (Assadakah Roma News) - L'unione fa la forza e può ripristinare una giustizia latitante. Oggi è il giorno del ricordo e della commemorazione delle vittime del genocidio armeno del 1915, compiuto dai Giovani Turchi contro la popolazione armena dell'Impero ottomano. Un dolore che si ripete ogni volta che gli armeni subiscono aggressioni e violenze, anche in questi anni, anche in questi giorni, anche in questo minuto gli azeri tentano in Nagorno Karabakh di usurpare territori agli armeni con attacchi che annunciano una prossima guerra, che spezzerà altre migliaia di giovani vite, che farà versare molte lacrime, tra il silenzio assordante del mondo, perché la comunità internazionale tace. L'appello che ci sentiamo di fare oggi, in occasione di questa particolare ricorrenza, a tutti gli italiani è quello di unirsi nel ricordo e di commemorare in ogni modo...con una candela accesa, con una frase scritta sui social, con una preghiera, con una bandiera armena che sventola da una finestra o balcone, con un qualunque gesto di solidarietà per questo popolo eroico, che nulla ha chiesto e nulla chiede ma che deve essere aiutato e non può essere lasciato solo. Perché la storia non può essere ignorata, l'orrore non può essere dimenticato, perché un genocidio deve essere riconosciuto sempre e comunque da chi lo ha compiuto. L'indifferenza deve essere cancellata affinché mai più un popolo possa distruggerne un altro. Mai più genocidi e guerre.