Armenia - Il Corridoio nel Caucaso tra collgamento e nuova scacchiera geopolitica
- Letizia Leonardi
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Letizia Leonardi (Assadakah News) - L’Armenia, sotto la guida del primo ministro Nikol Pashinyan ha deciso di fare un balzo nel futuro abbracciando un controverso progetto: un corridoio terrestre che collegherà l’Azerbaijan alla sua exclave di Nakhchivan attraverso l’Armenia meridionale, formalmente sotto sviluppo statunitense.
Soprannominato TRIPP (Trump Route for International Peace and Prosperity), questo passaggio è parte di un patto firmato l’8 agosto 2025, nella Casa Bianca, alla presenza del presidente Donald Trump, e i leader di Armenia e Azerbaijan, Nikol Pashinyan e Ilham Aliyev. Il corridoio sarà sviluppato da aziende americane, tramite un leasing decennale di 99 anni, ma rimarrà sotto la giurisdizione armena.
Il nome è stato suggerito, pare, dalla parte armena, come gesto di brand politico verso l’Amministrazione statunitense
Pashinyan ha rassicurato l’Iran: le strade all’interno del territorio rimarranno sotto giurisdizione esclusiva armena, e la sicurezza sarà garantita dall’Armenia, non da interventi stranieri
Il premier armeno ha sottolineato le potenzialità economiche: il corridoio potrebbe diventare una direttrice ferroviaria che collega l’Iran al Mar Nero attraversando l’Armenia, aprendo.nuove rotte di scambio.
Un messaggio tradizionale ma pragmatico quello del capo del governo di Yerevan: restiamo proprietari, gestiamo noi, e allo stesso tempo rendiamo il Paese più connesso e prospero.
Teheran però reagisce con freddezza o persino ostilità. L’Iran, che tradizionalmente rifiuta qualunque modifica ai confini del Caucaso, ha espresso preoccupazione per la presenza di forze “extra-regionali” vicino ai suoi confini.
Ali Akbar Velayati, consigliere del leader supremo, ha minacciato di bloccare il corridoio, definendolo un potenziale “cimitero per i mercenari di Trump” e vero e proprio atto di tradimento alla sovranità armena.
Durante la visita a Yerevan del presidente iraniano Masoud Pezeshkian, è stata confermata la posizione dell’Iran: nessuna accettazione all’unilateralismo e alle pressioni di Washington e dei suoi alleati.
L’Unione Europea intanto si dice pronta a supportare progetti di connettività nella regione caucasica. La portavoce Anitta Hipper attende ulteriori dettagli sul TRIPP per valutare il coinvolgimento europeo.
Geopolitica a tutto campo. Gli Usa ottengono un ruolo strategico nella regione, spingendo Russia e Iran ai margini, l'Armenia: si avvicina all’Occidente sognando investimenti e infrastrutture ma rischia tensioni interne e contromosse da parte di Mosca,
A vincere è sicuramente l'Azerbaijan che rafforza la sua posizione politica e commerciale, guadagnando leva con gli Stati Uniti. La Russia, esclusa da questo accordo, fa sentire la sua voce critica, riaffermando l’importanza delle soluzioni regionali senza intrusioni occidentali
TRIPP tende ad essere più di un'infrastruttura: è una nuova scacchiera geopolitica, dove l’Armenia si apre all’Occidente, l’Azerbaijan amplifica la sua rete e l’Iran alza la voce contro chiunque voglia mettere piede ai suoi confini. Non è una promessa di pace ma un passo audace verso un equilibrio che guarda al passato ma cerca di ripensare il futuro.
(Foto Upday News)
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