Armenia - Pace o partita strategica a Washington?
- 9 ago
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Letizia Leonardi (Assadakah News) - Ieri, 8 agosto 2025, a Washington, il presidente Donald Trump ha fatto da mediatore in un vertice trilaterale con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev. Nel corso dell’evento al Congresso degli Stati Uniti, i ministri degli Esteri di Armenia e Azerbaijan hanno firmato un “accordo quadro” per la pace e la normalizzazione dei rapporti bilaterali, benchmark di un negoziato durato anni. I dettagli principali sono: l'apertura di un corridoio strategico di 43 km (il famoso “Zangezur Corridor”) tra l'Azerbaijan e la sua enclave Nakhchivan, da gestire in concessione statunitense per 99 anni, sotto il nome altisonante TRIPP (Trump Route for International Peace and Prosperity). Ma non solo, c'è anche la richiesta congiunta di scioglimento del Gruppo di Minsk dell’OSCE, ormai bollato come vetusto e l'avvio di accordi economici paralleli tra Stati Uniti e i due Paesi, in ambiti come commercio, energia, difesa e tecnologia.
In tutto questo la posizione dell'Iran è di cauti applausi e occhi bene aperti
L’Iran ha accolto con favore la notizia dell’approvazione dell'accordo, bollando il testo preliminare come “un passo necessario verso la pace duratura nel Caucaso” e spingendo Armenia e Azerbaijan a firmare concretamente il prima possibile.
Il presidente iraniano e l’influente Pezeshkian hanno personalmente celebrato il raggiungimento dell’intesa, ribadendo che la stabilità regionale “è vantaggiosa per tutti” e che Teheran è pronta a sostenere ogni percorso costruttivo, purché non ci siano interferenze esterne in prossimità dei propri confini.
Una dichiarazione parlamentare ha anche ha avvertito che ogni modifica territoriale che comporti nuovi vicini o alteri i confini nel Caucaso “è una linea rossa per l’Iran.”
Ma ci si chiede alla fine ...Chi ha vinto a Washington?
Trump liquida l'incontro come una chiara vittoria. Firma la pace, o almeno la promessa di pace, tra Armenia e Azerbaijan; incassa il megaprogetto TRIPP; e si rifà il look da “peacemaker”, con tanto di nomination al Nobel (non ufficiale, ma nell’aria). Sul fronte geopolitico, consegna un colpo netto a Russia e Cina, ripulendo il Caucaso dal loro influsso.
Il presidente azero Aliyev ottiene un corridoio privilegiato verso Nakhchivan con l'approvazione statunitense e un accordo da presentare in patria come grande vittoria ma con delle condizioni: nessuna fretta per la firma definitiva e nessun passo indietro nella propaganda, anzi, controllo totale della narrazione.
Il premier armeno Pashinyan evita la perdita totale di sovranità nel Syunik e aspetta i soldi americani per dare ossigeno al Paese. Ma senza nulla su Artsakh (Nagorno-Karabakh), prigionieri, soldati rimasti nelle regioni contese o garanzie per rimuovere le truppe azere. In sintesi, il testo dell’accordo è stato intavolato (e firmato dai ministri), ma il vero accordo di pace pienamente operativo, definitivo e condiviso è ancora una promessa. Tuttavia bisognerà vedere se Baku rinuncerà o meno alla narrazione del cosiddetto “Azerbaigian occidentale”. Queste alcune prime considerazioni a margine del trilaterale di ieri a Washington. Tanti sorrisi e strette di mano ma mancano i dettagli del futuro accordo di pace per una analisi completa. L’Armenia oggi è un vaso di cristallo tra super potenze, in un sistema dove contano prima gli affari e gli interessi economici. Resta poi da capire come reagirà la Russia (che non dimentichiamo conserva una base militare a Gyumri), soprattutto una volta conclusa la guerra in Ucraina. A tutto questo si aggiungono le crescenti tensioni tra Israele e Iran che potrebbero avere ricadute negative anche nella regione. Insomma, a medio termine, l’area caucasica potrebbe nuovamente ribollire. Non va infine dimenticato che questo TRIPP si pone come alternativa commerciale alla Via della seta cinese e non è certo ben visto da Pechino. Lunedì prossimo dunque, supponendo che il testo venga reso pubblico, potremo finalmente valutare la sostanza, e non solo lo show.







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