Letizia Leonardi (Assadakah News Agency) - In Artsakh (Nagorno Karabakh) chi non è stato ucciso fugge. Esodo biblico degli armeni che lasciano quella che era la loro patria, passata ora all'Azerbaijan. Moltissimi morti. Migliaia sono i dispersi. Nei villaggi armeni si trovano corpi massacrati, anche molti bambini, vittime di quella che gli azeri chiamano operazione antiterrorismo. I soldati di Baku sono avanzati via terra da più direzioni, utilizzando anche missili e droni. Nessuna protezione per gli armeni, lasciati, come al solito, soli al loro tragico destino. Circa 5000 armeni hanno già lasciato la loro terra e le loro case, un posto che per loro è diventato un inferno. Ad aiutarli è presente la forza di pace della Federazione Russa. L'Occidente ancora non pervenuto, né per aiutare gli armeni né per sanzionare l'Azerbaijan e condannarla per crimini contro l'umanità, Intanto è esploso un centro di distribuzione di carburante e gas e gli ospedali della capitale Stepanakert sono al collasso per carenza di personale medico e la preoccupazione di chi cerca di ritrovare i propri cari sopravvissuti alla terribile esplosione, che ha causato moltissimi feriti. Ancora il bilancio delle vittime è ignoto. C’è bisogno di un trasporto aereo urgente in elicottero, il prima possibile. Oggi si è tenuto il secondo incontro tra le parti Armena e Azera ma non è stata divulgata alcuna notizia sugli accordi raggiunti. Mentre dall'Italia c'è silenzio assoluto, Il presidente francese Macron ha assicurato che vigilerà sull'integrità territoriale dell'Armenia, perché ora è questo l'altro obiettivo dell'Azerbaijan. Ma, alle parole di solidarietà del mondo si sa bene che non seguiranno i fatti. L'Armenia ha chiesto a gran voce l'inizio immediato di una "missione" delle Nazioni Unite nel Nagorno-Karabakh per monitorare la situazione sul terreno, mentre una delegazione del Congresso americano è arrivata, il 23 settembre, nella capitale armena Yerevan per sostenere il premier armeno Pashinyan, contestato ferocemente dai suoi cittadini. L'Ambasciatore della Repubblica d'Armenia in Italia Tsovinar Hambardzumyan ha fatto un appello a tutti i partner internazionali per condannare l'aggressione e adottare tutte le misure necessarie e inequivocabili per mettere fine alla politica di aggressione dell'Azerbaijan.
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