top of page

Assadakah accoglie il ministro Fuad Hussein e ringrazia Italia e Vaticano

Aggiornamento: 5 mag 2021


Redazione Assadakah - L'Associazione Italo-Araba Assadakah ha rilasciato una dichiarazione di benvenuto per la visita del ministro degli Esteri dell'Iraq, Fuad Muhammad Hussein, in Italia, e ha espresso il proprio compiacimento per l'accoglienza che l'Italia e il Vaticano hanno dimostrato nei confronti del rappresentante del Paese mediorientale. Si unisce inoltre alla soddisfazione espressa anche dalla ambasciatrice dell'Iraq in Italia, S.E. Safia Al-Suhail, il cui impegno è più che evidente, la quale ha sottolineato la storica vicinanza fra i due Paesi e alla dichiarazione rilasciata dal segretario generale della associazione Assadakah, Paolo Capuzzo, il quale ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di questa visita e speriamo che le relazioni si sviluppino nel migliore interesse dei due Paesi. L'Associazione Italo-Araba Assadakah estende il più sincero ringraziamento ai funzionari dello Stato italiano e alle autorità vaticane, per le posizioni ferme e determinate nei confronti di un Paese che sta rinascendo, dopo le molte difficoltà che ha dovuto affrontare, inclusa la lotta contro il terrorismo dell'Isis”.

La stampa italiana ha assegnato ampi spazi alla visita del ministro iracheno, e ha riportato l'accoglienza di Sua Santità, Papa Francesco, a S.E. Fuad Hussein (che è anche vice-primo ministro), al titolare della Farmesina, on.Luigi Di Maio, ai funzionari di varie commissioni parlamentari e al presidente del Senato italiano, on.Maria Elisbetta Casellati.

Nel contesto dell'importante avvenimento, è stato diffuso un comunicato dalla Sala Stampa della Santa Sede in cui si afferma che Sua Santità Papa Francesco ha ricevuto nel Palazzo Apostolico in Vaticano il ministro Fuad Hussein, in un incontro durato circa mezz'ora, e si è concentrato soprattutto sul ricordo della storica visita effettuata in Iraq nello scorso mese di marzo, e sulla gioiosa accoglienza che il Santo Padre ha ricevuto dal popolo iracheno. Un indubbio segnale di speranza, dopo anni di guerra e terrore e nel pieno di una grave pandemia. Papa Francesco, tramite il ministro degli Esteri iracheno, ha rivolto un cordiale saluto all'Iraq e a tutte le sue componenti, ribadendo la speranza che ogni individuo cresca nella solidarietà e nella capacità di riconoscere la propria responsabilità per la fragilità del prossimo. E' stato proprio il ministro Hussein a ricevere il Pontefice al suo arrivo nella capitale, Baghdad, per la recente visita d'inizio marzo. Nei giorni precedenti, il ministro Hussein aveva confermato in diverse interviste che gli iracheni erano desiderosi di accogliere il messaggio di pace e tolleranza che papa Francesco avrebbe portato, descrivendo la visita come un incontro storico tra "il minareto e le campane".

L'ufficio stampa del ministero degli Esteri ha dichiarato in una nota che il ministro iracheno ha incontrato il proprio omologo italiano, Luigi Di Maio, e durante l'incontro hanno discusso le relazioni bilaterali fra Baghdad e Roma, e le modalità consolidarle nel quadro del rafforzamento della cooperazione congiunta, e lavorare per attivare il comitato iracheno-italiano in modo da contribuire al raggiungimento degli interessi dei due Paesi. Il ministro iracheno ha consegnato il messaggio di congratulazioni presentato dal premier Mustafa Al-Kazemi a Mario Draghi, in occasione dell'assunzione del nuovo incarico, compreso un invito a visitare l'Iraq.

Nella nota della Farnesina, si legge che l'Iraq è diventato un'arena attraente per le aziende e gli investimenti stranieri in vari settori, dopo aver ottenuto la vittoria finale sullo Stato Islamico, aver stabilito la sicurezza ed essere politicamente aperto verso il teatro regionale nel suo insieme, rilevando l'importanza di allineare la strategia di cooperazione italo-irachena, e l'interesse dell'Iraq per le importanti aziende italiane nel campo dell'energia e del petrolio, che beneficiano delle adatte competenze, senza tralasciare l'importante fattore della cultura e dell'archeologia. I due ministri hanno anche discusso una serie di questioni di interesse comune, nonché argomenti relativi alle organizzazioni internazionali, comprese le Nazioni Unite, e l'espansione della cooperazione nel campo del sostegno reciproco per ottenere l'adesione a organizzazioni e consigli internazionali. E' stato poi discusso il problema dei conti e dei fondi congelati dalla caduta del precedente regime nel 2003 nelle banche italiane e la necessità di risolvere questo dilemma. Da parte sua, il ministro degli Esteri italiano ha espresso il cordoglio del governo per l'incidente dell'ospedale Ibn Al-Khatib, che ha causato numerose vittime, augurando una pronta guarigione per i feriti. Ha inoltre affermato la volontà del suo paese di approfondire i legami delle relazioni bilaterali, e ha sottolineato la necessità di compiere ogni sforzo e comunicare con le autorità interessate per risolvere il problema dei fondi congelati in Italia. In conclusione, ha sottolineato la ferma volontà di visitare l'Iraq per prendere direttamente visione della realtà della mitica Mesopotamia in tutti i suoi aspetti.

bottom of page