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Assadakah - Spitiro del passato nella forza del presente

  • 24 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Talal Khrais - Fin dalla sua fondazione nel 1994, l’Associazione Italo-Araba è stata molto più di un semplice incontro culturale o di un progetto occasionale: è stata un sogno nato in tempi difficili, un sogno che ha unito la passione per il dialogo e la volontà di avvicinare due rive culturali e civili, l’Italia e il mondo arabo.

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I fondatori hanno affrontato le difficoltà degli inizi con la convinzione che la parola può costruire ponti e che la cultura può aprire porte che la politica non riesce ad aprire. Fin dal primo giorno, il cammino dell’associazione è stato tracciato con passo sicuro, delineando un’identità umana e unica, rappresentata dal suo logo, divenuto simbolo di apertura, diversità e incontro.

L’associazione non è stata soltanto una piattaforma culturale, ma una coscienza viva della “arabità” nel cuore dell’Europa. Ha svolto missioni e attività in aree difficili: dalla Siria in tempo di guerra, alla Libia in trasformazione, fino all’Iraq ferito, e ha sempre mantenuto aperte le sue finestre sulle grandi cause che formano la coscienza del mondo arabo. In primo piano, la questione palestinese — che resta il cuore della giustizia e lo specchio della coscienza umana — e le aggressioni e guerre contro il Libano, faro di cultura e dialogo nel Mediterraneo.

L’associazione ha sempre creduto che difendere la Palestina non sia soltanto una posizione politica, ma un dovere morale e culturale, e che sostenere qualsiasi Paese arabo aggredito significhi difendere lo spirito del pluralismo arabo, che non si spezza nonostante le prove. Così, le sue attività e le sue posizioni si sono trasformate in un messaggio universale che supera geografie e confini.

L’associazione non dimentica i momenti in cui è stata sostenuta dalla Lega degli Stati Arabi e da numerose ambasciate arabe a Roma, a conferma del suo ruolo come ponte attivo tra Oriente e Occidente. Oggi, con l’avvicinarsi delle nuove elezioni, l’associazione si prepara a una fase cruciale che ricorda le origini, ma con un rinnovato slancio e una maturità più profonda: un momento in cui l’esperienza dei fondatori si fonde con la determinazione della nuova generazione, portatrice dello spirito del tempo e degli strumenti del futuro, per restituire all’associazione il suo splendore e il suo ruolo guida nella difesa dei valori umani e nella solidarietà con i popoli oppressi.

Ciò che accade oggi non è semplicemente un’elezione: è una seconda nascita per una casa araba nel cuore dell’Italia, una casa accogliente che per tre decenni ha unito cuori d’Oriente e d’Occidente, credendo che l’amicizia tra i popoli non sia un sogno del passato, ma una promessa rinnovata per un futuro più giusto e luminoso.

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