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Attacco al Qatar - La reazione occidentale

  • 11 set
  • Tempo di lettura: 4 min

Assadakah News - L’aggressione israeliana ha causato profonda indignazione non solo fra i Paesi arabi, ma in tutto il mondo. Da Berlino, il vice portavoce del governo, Sebastian Hille, ha dichiarato: “La violazione della sovranità e dell'integrità territoriale del Qatar è inaccettabile, occorre impedire l'estensione della guerra all'intera regione e il pericolo che ciò abbia ripercussioni negative anche su qualsiasi ulteriore sforzo di mediazione. Il Cancelliere federale ieri ha telefonato all'Emiro, naturalmente, per chiarire il ruolo importante che il Qatar ha svolto finora negli sforzi di mediazione, che sono stati molto apprezzati. Per quanto ci riguarda, posso dire che continuiamo a sollecitare un cessate il fuoco completo a Gaza".

Dall’Italia, la capogruppo di Italia Viva, Raffaella Paita, risponde alla dichiarazione di Ursula von der Leyen, che continua a spingere per il riarmo, senza considerare che il ricorso a maggiori armamenti non può che portare a una pericolosa escalation e alla perdita di ogni controllo sulla situazione non solo mediorientale. La senatrice Paita ha dichiarato: “La democrazia deve potersi difendere. L'Europa non può e non deve restare spettatrice. Giusto, quindi, prendere posizione sulle politiche di difesa, ma non si può pensare che basti riamarsi. Serve la politica, serve una visione. Servono riforme profonde delle istituzioni europee. Di tutto questo Ursula von der Leyen non parla. Anzi, si limita a difendere l'indifendibile”.

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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha inviato un messaggio di solidarietà al primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammad Bin Abdel Rahman Al Thani, e a tutto il popolo qatarino.  "Gli attacchi hanno leso la sovranità di un Paese amico che da mesi sta lavorando per fermare la guerra a Gaza e per aiutare la stessa Israele a recuperare gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas", ha ricordato Tajani. "Il cessate-il-fuoco, il negoziato, una tregua definitiva sono un percorso obbligato per evitare una nuova crisi ancor piu' devastante e pericolosa per tutto il Medio Oriente. Su questa strada l'Italia continua a incoraggiare il Qatar", ha spiegato. "Siamo convinti che la diplomazia e il dialogo restano la via maestra per una soluzione giusta e duratura al conflitto, che consenta finalmente al popolo israeliano e al popolo palestinese di raggiungere la pace, in un regime di sicurezza per tutti", ha concluso Tajani.

Anche da Mosca, critiche durissime dal ministero degli Esteri: “E’ una ulteriore minaccia agli sforzi internazionali e soprattutto del Qatar, per trovare una soluzione alla crisi in atto. La Russia considera l'attacco israeliano una grave violazione del diritto internazionale, della sovranità e dell'integrità territoriale di uno Stato indipendente, e un passo avanti verso un'ulteriore escalation. Simili metodi di lotta contro coloro che Israele considera suoi nemici e oppositori meritano la più ferma condanna. Allo stesso tempo, l'attacco missilistico al Qatar, Paese che svolge un ruolo di mediazione chiave nei colloqui indiretti tra Hamas e la leadership israeliana per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, che dura da quasi due anni, e liberare i prigionieri, non può essere percepito come altro che un'azione volta a minare gli sforzi internazionali per trovare una soluzione pacifica.

La Cina "condanna fermamente" l'attacco israeliano a Doha e "si oppone con decisione alla violazione della sovranità territoriale e della sicurezza nazionale del Qatar da parte di Israele". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, citato da Global Times. "Siamo profondamente preoccupati che l'attacco possa ulteriormente intensificare le tensioni regionali", ha affermato Lin, esprimendo "insoddisfazione per le azioni di alcune parti che minano i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza". "La forza non può portare il dialogo di pace in Medio Oriente; la negoziazione è la via fondamentale da seguire", ha sottolineato il portavoce, ricordando che il conflitto a Gaza si protrae ormai da quasi due anni. Pechino "sollecita con forza tutte le parti, in particolare Israele, a compiere sforzi attivi per porre fine alle ostilità e rilanciare i negoziati, piuttosto che il contrario".

Dal Vaticano, stessa reazione di condanna: “Dopo aver già colpito a Gaza, in Cisgiordania, Libano, Siria, Iran e Yemen, le forze armate israeliane hanno sparato anche in Tunisia e Qatar. Per chi ancora nutriva qualche dubbio, ormai siamo alla legge della giungla, ovvero della sopraffazione e della violenza. In salsa tecnologica raffinatissima, ma sempre della giungla". Lo sottolinea padre Tonio Dell'Olio su 'Mosaico di pace', portale di Pax Christi. "A dettare legge, naturalmente la propria legge, è il più forte. Militarmente, spionisticamente, tecnologicamente... ma sempre il più forte. Le leggi che regolano i rapporti tra gli Stati sovrani è carta straccia, roba del secolo scorso, manuale storico per studiosi di giurisprudenza. Quello presente è tutto un altro tempo. È per questo che continuano a permanere più che dubbi sul fatto che una potenza militare che riesce a colpire in maniera chirurgica in un territorio straniero, violando ogni sovranità nazionale e rispettive difese aeree, non sia riuscita a prevenire l'attacco del 7 ottobre sul proprio territorio e nemmeno a intervenire tempestivamente. Rispetto alle guerre che abbiamo conosciuto nel passato, oltre al fetore di morte e distruzione, l'unica legge che risulta permanente fedele è che la verità continua ad essere sempre la prima vittima".

Il ministro degli Esteri norvegese, Espen Barth Eide, ha affermato che l'aggressione israeliana su Doha "non è solo una violazione della sovranità del Qatar, ma un colpo al concetto stesso di diplomazia". L'attacco aereo israeliano, avvenuto ieri, ha preso di mira la capitale qatariota, secondo quanto riferito da Israele, con l'obiettivo di colpire la leadership di Hamas a Doha. L'azione è avvenuta mentre era in corso l'esame di una proposta statunitense per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

La ministra degli Esteri australiana, Penny Wong, ha dichiarato: "L'attacco mette a rischio il cessate il fuoco a Gaza, viola la sovranità del Qatar e minaccia un'escalation regionale". Ha aggiunto che il Qatar "ha sempre lavorato per il cessate il fuoco che tutti auspichiamo e per il rilascio degli ostaggi".

Il presidente della Finlandia, Alexander Stubb, ha definito l'attacco israeliano "inaccettabile e una violazione del diritto internazionale", sottolineando che "complica il raggiungimento della pace e della stabilità regionale".

Il premier spagnolo Sanchez, il cui governo è l’unico in Europa ad avere adottato decisioni concrete, condanna senza mezzi termini l’iniziativa israeliana: “Violata sovranità, territorio e principi ONU. Condanno con fermezza l'attacco israeliano sul Qatar. Violare la sua sovranità e il suo territorio è una chiara violazione della Carta delle Nazioni Unite. La violenza non può continuare a diffondersi senza controllo in Medio Oriente. E' il momento di tornare al quadro della razionalità, della diplomazia e del diritto internazionale", è l'esortazione di Sanchez.

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