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Biennale Venezia - La visione di Oman Vision 2040

Assadakah News - Nel padiglione del Sultanato dell’Oman alla Biennale di Venezia 2024 è racchiusa la grande visione che il sultano Haitham bin Tariq Al Said vuole trasmettere al mondo, circa gli obiettivi del grande piano di sviluppo Oman Vision 2040, in particolare per quanto riguarda la cultura.

Lo ha dichiarato il segretario generale del Consiglio dei Ministri dell’Oman, Khamil bin Fahd Al Said, il quale ha sottolineato gli sforzi del Sultanato per arricchire la scena mondiale e rafforzare la cooperazione internazionale e lo scambio interculturale, con una piattaforma che celebra le espressioni artistiche internazionali. La mostra è poi l’occasione ideale per promuovere e fare conoscere il ricchissimo patrimonio culturale e storico del Sultanato, contribuendo alla promozione del dialogo. La dinamica è quindi enfatizzare la cosiddetta “interconnessione umana” utilizzando il linguaggio universale dell’arte.

Da parte sua, l’ambasciatore dell’Oman in Italia, S.E. Sayyd Nizar bin Al Janadi Al Said, ha dichiarato: “La partecipazione del Sultanato alla Biennale d’Arte di Venezia, testimonia la volontà del Sultanato alla divulgazione della cultura della convivenza. E’ la seconda volta che l’Oman prende parte a questo importantissimo appuntamento, e non a caso, il padiglione omanita, segue il tema conduttore della Biennale, “Foreigners Everywhere” (stranieri ovunque), e artisti provenienti da diverse realtà artistiche, si sono uniti per mettere in luce l’autentica essenza del patrimonio culturale dell’Oman. A Palazzo Navagero, infatti, l’Oman presenta l’esposizione dal titolo “Malaz” (santuario), dell’artista Alia Al Farsi, con altri protagonisti della scena culturale omanita fra cui Ali Al Jabri, Essa Al Mufarji, Sarah Al Olaqi e Adham Al Farsi.

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