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C’è Natale e Natale…

Lorenzo Utile – Pandemia, situazioni di crisi, guerre, e in mezzo a tutto ciò, è arrivato il Natale 2021, che è stato vissuto in modi e dinamiche molto diverse a seconda della situazione specifica.

A Roma, il pontefice ha celebrato la Messa anticipata (in rispetto alle ultime norme emesse dal governo) in una Basilica di San Pietro insolitamente vuota, con i pochi fedeli tutti rigorosamente muniti di mascherina. In conformità con le restrizioni anti-Covid, il papa non si presenterà in Piazza San Pietro per tutto il periodo delle feste, ma ha tenuto a sottolineare che il Natale è la "novità" che ci permette di rinascere ogni anno e di trovare in lui la forza necessaria per affrontare ogni prova".

Nella capitale tedesca, Berlino, e nel resto del Paese, sono state organizzate funzioni pubbliche all’aperto, oltre alla possibilità di seguire la funzione online, e messe a diversi orari, a seconda di quanto previsto dal protocollo sanitario nazionale. Anche in Germania, com’è noto, obbligo di mascherina anche all’aperto, soprattutto nelle piazze antistanti le chiese, come nel grande spazio di Santa Maria a Berlino (Marienkirche), che risale alla fine del 14 secolo ed è il più grande tempio protestante della città, amministrato da un parroco donna, Corinna Zisselsberger. Mantenimento della distanza di sicurezza e assenza di canti di gruppo.

Negli ospedali e dei luoghi di pronto soccorso, i dottori continuano la loro attività come tutti i restanti giorni. Il personale infermieristico, anche se molto provato, per un anno di intenso lavoro, tenta comunque di tenere alto il morale. Questo periodo di feste, di certo ha un tono diverso, e un po' meno festoso, ma tutto il personale lavorerà anche in queste festività come ha sempre fatto.

Il Natale si festeggia, con meno restrizioni, anche in Siria, ad esempio a Qamishli, città a maggioranza curda, nel nord-est del Paese. Anche a Betlemme è stato preparato un Natale necessariamente diverso. La Messa della vigilia di Natale nella Chiesa della Natività è tradizionalmente il momento culminante di un periodo festivo che vede centinaia di migliaia di visitatori accorrere a Betlemme.

Quest'anno la Messa - celebrata da Monsignor Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme - è stata chiusa al pubblico e trasmessa online, con il permesso di entrare riservato solo al clero e a persone selezionate all'interno della basilica, sanificata poche ore prima della funzione.

Sarà un Natale diverso dal solito anche in Palestina, che registra una Betlemme quasi deserta a poche ore dalla messa di mezzanotte celebrata dal patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. Contrariamente al passato, al rito non sarà presente, per motivi di sicurezza sanitaria, il presidente dell'ANP, Mahmoud Abbas. Natale all'insegna della lotta al coronavirus a Gaza, dove una delegazione della Croce Rossa Internazionale ha consegnato un carico di gel sanitario e protezioni per il personale medico in prima linea. Nei giorni scorsi il responsabile dell'OMS per la situazione a Gaza, Abdelnaser Soboh aveva denunciato il numero dei contagi in rapido aumento e contemporaneamente la scarsità di posti letto in reparti di terapia intensiva, L'enclave palestinese è abitata da due milioni di persone, e da 13 anni è sotto un blocco militare israeliano che, secondo le denunce, non ha permesso di organizzare meglio il disastrato servizio sanitario della Striscia.

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