Assadakah News - La Francia aprirà con 15 anni di anticipo rispetto al previsto i suoi archivi sulle inchieste giudiziarie relative alla guerra d'indipendenza dell'Algeria. Il conflitto vide confrontarsi il Front de Libération Nationale (FLN) algerino e le forze armate di Parigi per otto anni tra il 1954 e il 1962.
A dare l'annuncio è stata oggi nel corso di una cerimonia la ministra della Cultura transalpina, Roselyne Bachelot. "Abbiamo cose da ricostruire con l'Algeria", e queste "possono essere ricostruite solo sulla base della verità", ha detto la ministra. Sollecitata dai cronisti, Bachelot ha detto che la possibilità che la revisione di questi documenti porti alla luce anche l'uso sistematico della tortura da parte dei militari francesi "non la spaventa" e che chiarirlo "è nell'interesse" del Paese.
La decisione del governo del presidente Emmanuel Macron si iscrive in una più ampia strategia di riconciliazione con Algeri inaugurata nel 2019 che ha già previsto, tra le altre cose, il riconoscimento delle responsabilità francesi nella morte dell'attivista comunista algerino Maurice Audin e la restituzione delle spoglie di combattenti anti-colonialisti conservate in Francia. La mossa di Parigi segue inoltre le raccomandazioni contenute nel cosiddetto “Rapporto Stora” sulla memoria e la colonizzazione francese in Algeria, documento redatto da una commissione ad hoc guidata dallo storico Benjamin Stora e pubblicata nel gennaio di quest'anno. L'annuncio di Bachelot arriva però nel pieno di una fase delicata delle relazioni diplomatiche con l'Algeria. A ottobre, alcune dichiarazioni del presidente Emmanuel Macron rispetto al fatto che la politica algerina avesse "riscritto" la storia del Paese anche a partire da sentimenti anti-francesi aveva portato il governo del presidente Abdelmadjid Tebboune a chiudere lo spazio aereo ai velivoli francesi.