Assadakah Beirut - La guerra fra Hamas e Israele è entrata in una fase cruciale, anche da punto di vista diplomatico. Ne è prova la dichiarazione del ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, durante l’incontro con l’omologo del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani: "A causa dell'aumento dell'intensità della guerra contro i residenti civili di Gaza, l'espansione della portata della guerra è diventata inevitabile". I due ministri hanno condannato con la massima decisione gli attacchi contro la popolazione civile di Gaza e della Cisgiordania, e hanno espresso estrema preoccupazione per la situazione umanitaria, di fronte a ciò che sta avvenendo, come le vittime civili hanno superato le diecimila.
Da parte sua, il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, ha ribadito che Gaza è comunque parte dello Stato di Palestina, e che è pronto ad assumere le responsabilità del caso, nel quadro di una soluzione politica globale per la Cisgiordania, per la Striscia, per Gerusalemme Est: "Riteniamo le autorità di occupazione israeliane pienamente responsabili di ciò che sta accadendo, e affermiamo che le soluzioni militari e di sicurezza non porteranno la pace a nessuno. Non accetteremo rioccupazione di Gaza o troncamento del suo territorio".