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Gaza - Veto di Russia e Cina. Algeria controcorrente?

Assadakah News Agency - Articolo 27 dello Statuto delle Nazioni Unite, il potere che hanno solo i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza: Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. Sul tavolo il cessate il fuoco in cambio di ostaggi a Gaza, e c'è il veto di Russia e Cina che blocca la Risoluzione statunitense sulla tregua a Gaza che: cessate il fuoco immediato prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, e consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale. Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, 3 voti contrari e l'Algeria (dal 1 gennaio membro non permanente del Consiglio di Sicurezza per un mandato di due anni) oltre al veto di Russia e Cina, mentre la Guyana di è astenuta.

Russia e Cina non vogliono condannare Hamas per gli attacchi del 7 ottobre. Inoltre semplicemente non vogliono vedere adottato un testo elaborato dagli Stati Uniti, come ha dichiarato l'ambasciatrice americana all'ONU, Linda Thomas-Greenfield.

La bozza conteneva una sospensione delle ostilità di sei settimane, per consentire anche di portare assistenza umanitaria ai due milioni circa di palestinesi della Striscia, ed esprime sostegno alla mediazione in corso da parte di Stati Uniti, Egitto e Qatar per raggiungere una pace duratura.

Dal Consiglio Europeo, una ulteriore richiesta per una pausa umanitaria immediata. Intanto, Spagna, Irlanda, Malta e Slovenia sono pronti a riconoscere la Palestina e i ministri di Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Qatar ed Emirati Arabi Uniti hanno chiesto congiuntamente l'apertura di tutti i valichi di frontiera fra Israele e Gaza per consentire la consegna di assistenza umanitaria.

Mentre si discute, il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di oltre 32.000 morti e almeno 75mila feriti, oltre a sfollati, dispersi e arrestati dalle truppe di occupazione israeliane, in questa guerra semplicemente demenziale.

Da mesi però la situazione umanitaria è al collasso, a causa dei continui bombardamenti e degli attacchi via terra compiuti dall’esercito israeliano la popolazione della Striscia non ha più nulla da mangiare e da bere, gli ospedali non funzionano più e manca praticamente tutto.

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