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Giordania - Con Italia e Unesco per il patrimonio storico e culturale

Assadakah News Agency - Sulla strada della cooperazione fra Giordania e Italia, oltre 250 agenti giordani, specializzati nella tutela del patrimonio culturale, hanno completato l’addestramento specifico con i Carabinieri italiani, che hanno una profonda esperienza nel settore, per altro già dimostrata in diversi Paesi arabi, come l’Iraq. Si chiude così ad Amman il progetto di gemellaggio per il rafforzamento del Dipartimento per la Protezione dell'Ambiente e del Turismo del Regno di Giordania.

In campo anche l’Unesco, che con il governo italiano ha firmato un accordo di partenariato per una nuova iniziativa a Petra e Wadi Rum. L'accordo mira a salvaguardare il patrimonio culturale e sostenere le comunità locali nell'impegnarsi nella protezione del Patrimonio Mondiale, attraverso pratiche sostenibili e opportunità di sostentamento alternative, secondo quanto si legge in una dichiarazione congiunta. Questo ulteriore contributo ad una partnership di lunga data tra il Governo italiano e l'Unesco in Giordania è stato cementato nella cerimonia della firma presso il Sede Unesco in Giordania, alla presenza dell'ambasciatore italiano, Luciano Pezzotti, del rappresentante Unesco, Min Jeong Kim, e dei rappresentanti dell'Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Alla cerimonia della firma, Min Jeong Kim, ha ringraziato il governo italiano per il suo sostegno, aggiungendo che l’Unesco lavorerà a stretto contatto con il governo della Giordania, così come con le autorità e le comunità locali, per concentrarsi su attività che possano aiutare ad alleviare alcune delle pressioni sui siti a causa dell'aumento esponenziale del numero di turisti negli ultimi anni.

L'obiettivo finale del progetto è sostenere la conservazione e lo sviluppo sostenibili dei siti Patrimonio dell'Umanità per le generazioni future.

L'iniziativa biennale "Locali Comunità e turismo sostenibile a Petra e Wadi Rum" contribuirà alla protezione sostenibile dei due siti Patrimonio dell'Umanità, concentrandosi nel dare potere alle comunità locali di svolgere un ruolo attivo nella conservazione di questi luoghi di inestimabile valore e creando opportunità di sostentamento, soprattutto per le donne. e giovani. Il progetto sarà implementato, in stretta collaborazione con il Ministero del Turismo e delle Antichità, il Dipartimento delle Antichità, l'Autorità per lo sviluppo e il turismo di Petra (PDTRA) e l'Autorità per la zona economica speciale di Aqaba (ASEZA), si legge nella dichiarazione congiunta.

Aics e Unesco hanno anche collaborato per condurre uno studio di fattibilità per valutare lo stato dei monumenti e presentare un piano di conservazione anche per l'antico sistema di gestione dell'acqua. "Le attività in corso sono svolte in collaborazione con le comunità locali e mirano a proteggere il monumento fino all'effettiva attuazione del piano di conservazione", sottolinea l'Aics.

L'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) è salita in cima alle Tombe Reali di Petra, in Giordania, dove Unesco Giordania sta coordinando le ultime attività di conservazione nell'ambito di un'iniziativa finanziata dall'Italia per valorizzare il patrimonio architettonico nabateo di Petra. Lo riferisce la sede di Amman dell'Aics, sottolineando che il suo personale "ha visto in prima persona gli sforzi di conservazione che vengono fatti per preservare questo incredibile sito". "La Tomba del Palazzo, una delle tombe più belle di Petra, ha subito gravi danni a causa dell'erosione del vento e dell'acqua e alcune parti del monumento sono crollate", spiega l'Aics, riferendo che l'Unesco sta coordinando le attività di conservazione finali nell'ambito di un'iniziativa finanziata dall'Italia.

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