Il mondo del giornalismo saluta Giorgio Forattini
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Assadakah News - E’ scomparso oggi, 4 novembre, a 94 anni, Giorgio Forattini il più celebre e indiscusso protagonista della satira politica italiana e non solo. Nato nel marzo 1931, dopo la maturità classica abbandona la facoltà di architettura per sposarsi, e svolge diversi lavori, fra cui operaio, rappresentante di elettrodomestici poi di prodotti petroliferi (grazie al padre, dirigente Agip), poi si iscrive a un concorso organizzato da “Paese Sera”, al quale partecipa con la striscia “Stradivarius”, che ricalca sé stesso. Vince e viene assunto dal quotidiano come grafico, impaginatore e disegnatore.

Nel maggio 1974 commenta con una vignetta, pubblicata in prima pagina, il referendum sul divorzio. Passa a “Panorama”, con cui avrà una collaborazione ultradecennale, poi arriva alla testata “Repubblica” nata da poco creando “Satyricon”, primo periodico italiano interamente dedicato alla satira, collaborando con nomi del calibro di Ellekappa e Sergio Staino, quindi assume la direzione del giornale satirico “Il Male” nel 1979.
Pochi anni dopo è a Torino, sulla prima pagina de “La Stampa”, poi di nuovo a “Repubblica”, che è costretto a lasciare a causa di una vignetta satirica su Massimo D’Alema.
Di nuovo a “La Stampa”, collabora poi a “Il Giornale” ma se ne distacca per contrasti con l’allora direttore Mario Giordano, quindi appare sule testate del gruppo QN.
La satira di Forattini non risparmia nessuno. Celebri i ritratti su Bettino “Gambadilegno” Craxi, l’arcinoto Giovanni Spadolini nudo, il Piero Fassino scheletrico, l’invisibile Giovanni Goria, Massimo D’Alema Hitler comunista, Romano Prodi prete comunista, Umberto Bossi Pluto e numerosi altri ritratti che gli costarono altrettante querele. Rimane comunque un tratto distinguibile fra mille, in ritratti presenti nelle numerose pubblicazioni e libri a tema.







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