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Iraq - Bassora-Shalamcheh, la ferrovia che unisce due popoli

Assadakah Baghdad – Circa 35 km, 4 stazioni, dalla città meridionale irachena di Bassora fino alla città occidentale iraniana di Shalamcheh. Un progetto espressamente destinato al pellegrinaggio verso i santuari musulmani sciiti, ma la cui importanza va oltre l’aspetto religioso e apre scenari di forte rilevanza geopolitica ed economica.

Si tratta della prima linea ferroviaria che collega Iraq e Iran, a cavallo del fiume di confine che gli iraniani chiamano Arvand e gli iracheni Shatt al-Arab, la confluenza fra Tigri ed Eufrate, in quella regione di confine che fu il casus belli del drammatico conflitto del 1980-88.

Mi’ad Salehi, amministratore delegato delle ferrovie iraniane ha confermato che Iran e Iraq hanno concordato di riprendere le operazioni di costruzione della ferrovia Shalamcheh-Bassora, e il rilancio della linea Teheran-Karbala: “Nel corso della commissione economica congiunta Iran-Iraq sono stati raggiunti ottimi accordi con il nuovo governo iracheno nel settore ferroviario, in particolare sull’accelerazione delle operazioni di costruzione della ferrovia Shalamcheh-Basra. Le due parti hanno anche espresso la loro disponibilità per il collegamento ferroviario attraverso il Khosravi Border Crossing”.

Grandi passi avanti qu indi dal 2014, quando è stato firmato il protocollo d’intesa tra Teheran e Baghdad per la costruzione di questa ferrovia, secondo il quale l’Iran si è impegnato a progettare e costruire un ponte sul fiume Arvand e la parte irachena si è impegnata a costruire una tratta ferroviaria di 32 chilometri dallo Shalamcheh, confine con la stazione ferroviaria di Bassora sul suolo iracheno.

Con questo collegamento, l’Iraq potrà accedere anche ad Afghanistan, Pakistan, India e alle regioni settentrionali, compreso Caucaso, Asia centrale ed Estremo Oriente, aprendo nuovi importanti scenari economici e di cooperazione internazionale.

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