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L'Armenia invoca il Trattato Armeno-Russo per far cessare le aggressioni azere al confine



Assadakah - Letizia Leonardi

Ancora vittime, feriti e soldati armeni presi in ostaggio dall'esercito azero a confine della Repubblica d'Armenia. Yerevan sta invocando a gran voce l'osservanza del trattato Armenia-Russia del 1997. Mosca dovrebbe mettersi in prima linea per risolvere la situazione molto tesa che l'Azerbaijan ha creato lungo la linea di contatto. Questo è quanto dichiarato dal segretario del Consiglio di sicurezza Armen Grigoryan alla televisione pubblica.

“Riteniamo importante sottolineare che, poiché c'è stato un attacco al territorio sovrano dell'Armenia, ci rivolgiamo alla Russia con un appello a difendere l'integrità territoriale dell'Armenia nel quadro del trattato esistente tra Armenia e Russia del 1997 e nel quadro della logica dell'attuazione degli obblighi reciproci come parte del trattato. Vogliamo informare il popolo e i nostri partner che stiamo avviando questo processo. Ci aspettiamo che la Russia fornisca sostegno in modo da ripristinare l'integrità territoriale dell'Armenia". L'Azerbaijan sta violando ripetutamente, dal 12 maggio, questa linea rossa. Yerevan auspica una risoluzione pacifica, attraverso negoziati, ma se gli azeri continueranno nel loro intento nel voler usurpare territori armeni con atti di aggressione allora l'Armenia chiederà a Putin di fornire sufficienti forze armate per difendersi con azioni militari. A tal proposito il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Federazione russa Vladimir Putin per far rispettare all'Azerbaijan l'impegno siglato il 9 novembre 2020.


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