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Lega Araba - Dichiarazione del Consiglio Permanente

Assadakah News Agency - In conseguenza della insoddisfacente soluzione emessa dalla Corte Penale Internazionale di Giustizia in merito alle accuse di genocidio rivolte a Israele, i delegati permanenti del Consiglio della Lega degli Stati Arabi hanno tenuto una sessione straordinaria sotto la presidenza del Regno del Marocco, domenica 28 gennaio 2024, riguardo all'assunzione di una posizione del mondo arabo sulle misure temporanee redatte dalla Corte Internazionale di Giustizia, in conformità con il trattato sulla prevenzione del delitto di genocidio del 1948.

Il Segretariato, gli Stati membri e il Consiglio hanno sottolineato quanto segue:

1.Accogliendo con favore l’accettazione da parte della Corte Internazionale di Giustizia della giurisdizione primaria per decidere il caso, è stata presentata dalla Repubblica del Sud Africa contro Israele (la potenza occupante), con l'accusa di non avere adempiuto ai propri obblighi, ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. La corte ha respinto la richiesta di Israele (la potenza occupante) di rimuovere il caso dal pubblico registro per i casi portati davanti al tribunale; 2.La Lega Araba prende atto della conclusione della Corte Internazionale di Giustizia secondo cui il popolo palestinese è protetto dalla Convenzione Genocidio; 3.Accoglie con favore le misure temporanee ordinate dalla Corte internazionale di giustizia e vincolanti per Israele (potenza occupante) seguendola, in conformità con gli obblighi derivanti dalla Convenzione sulla prevenzione del crimine di genocidio.

La Convenzione prevede: Prevenzione di atti di omicidio contro palestinesi o causare loro danni fisici o mentali; imporre condizioni di vita volte alla loro distruzione, oppure Imporre misure di prevenzione; Impedire che l'esercito di occupazione israeliano commetta uno qualsiasi degli atti menzionati nel paragrafo precedente; C. Prevenire e punire l'incitamento diretto e pubblico a commettere un genocidio contro i palestinesi;

Adottare misure immediate per consentire la fornitura dei servizi di base e degli aiuti umanitari necessari per soddisfare le esigenze delle difficili condizioni della Striscia di Gaza; Adottare misure efficaci per prevenire la distruzione delle prove relative alle accuse di genocidio garantendo la protezione delle prove; Presentare una relazione al tribunale su tutte le misure adottate per attuare l'ordinanza del tribunale entro un mese dalla data della sua emissione; Lodare gli sforzi diplomatici e legali intrapresi dalla Repubblica del Sud Africa, davanti alla Corte internazionale di Giustizia con l'accusa di genocidio in Palestina, sollecitando i Paesi amanti della pace e rispettosi della legge a sforzi internazionali per unirsi a questi sforzi e iniziative legali; Invitare tutti i paesi e le organizzazioni internazionali e regionali, compreso il Consiglio di Sicurezza ad agire, con sanzioni che obblighino Israele (la potenza occupante) ad attuare tutte le misure temporanee contenute nel documento.

Inoltre, impegno e accoglienza verso l’iniziativa dell’Algeria come membro arabo del Consiglio di Sicurezza, nel richiedere una sessione del Consiglio di Sicurezza per adottare le misure necessarie per attivare l'ordine del tribunale al fine di obbligare Israele, per attuare l'ordinanza della Corte Internazionale di giustizia e, in questo contesto, accoglie favorevolmente il rinvio.

La Lega Araba condanna le dichiarazioni del Primo Ministro del governo di occupazione israeliano che hanno fatto seguito alla decisione della Corte, e la sua insistenza sulla descrizione fuorviante e falsa di ciò che Israele (la potenza occupante) sta commettendo. Crimini contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza per legittima difesa come giustificazione per la loro continuazione

crimini, e confermando che la realtà sul campo nella Striscia di Gaza dopo l’emissione dell’ordinanza del tribunale lo conferma. Non vi è alcun cambiamento nelle politiche aggressive di Israele, poiché continua a prendere di mira i civili e a prevenire. Inoltre deve consentire l'ingresso di adeguati aiuti umanitari è in palese disprezzo per le misure temporanee ordinate dal tribunale Israele (la potenza occupante) lo attuerà.

Il popolo palestinese, compreso il diritto alla vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza, che ancora rimane, sono esposti ai continui attacchi militari israeliani, alla fame e alle malattie. Richieste dei Consigli degli Ambasciatori arabi e delle missioni della Lega degli Stati arabi presso paesi e organizzazioni.

Le organizzazioni regionali e internazionali chiedono un'azione urgente attraverso visite e comunicazioni per trasmettere il contenuto di questa dichiarazione, e lavorare di conseguenza. (Dichiarazione n. 258 – D.G.A. – Parte 2 – 28/01/2024)

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